Ho scoperto che quelle che credevo due diverse poesie di Pessoa (più precisamente del suo eteronimo Álvaro de Campos), sono in realtà parti di un’unica poesia, più lunga e, a mio parere, incredibilmente bella, il cui titolo è Tabacaria, ovvero Tabaccheria.
Il mio errore era dovuto al fatto che avevo letto quei versi nel libro di Tabucchi L’automobile, la nostalgia e l’infinito, in cui erano citati, non nel volume che raccoglie con le altre poesie anche questa (Una sola moltitudine, volume I).
Questi i link agli articoli (a cui ho cambiato titolo): Tabacaria #1 e Tabacaria #2
Cito in questo articolo l’inizio della poesia:
Non sono niente.
Non sarò mai niente.
Non posso voler essere niente.
A parte ciò, ho in me tutti i sogni del mondo.
(la traduzione dal portoghese è di Maria José de Lancastre e Antonio Tabucchi)