Altri due libri letti in questo mese.
L’ombra dello scorpione, Stephen King
(titolo originale The stand, trad. Bruno Amato – Adriana Dell’Orto)
Un romanzo di oltre 900 pagine, a tratti, per me, un po’ noioso. Trovo che contenga diversi dei temi trattati solitamente da King (almeno relativamente ai libri che ho letto di questo scrittore): un personaggio-demone che rappresenta il Male, un evento drammatico che costringe un gruppo di persone a trovare un modo di sopravvivere dopo che la normalità è stata spazzata via, personaggi con il dono della preveggenza. Insomma, un romanzo kinghiano a tutti gli effetti, sul quale potete leggere ulteriori riflessioni in questo articolo.
Il ballo, Irène Némirovsky
(titolo originale Le bal, trad. Margherita Belardetti)
Un romanzo breve, che offre sostanzialmente la descrizione di due personaggi, madre e figlia, e di uno spaccato di una certa società. Una coppia di nuovi ricchi ha una figlia quattordicenne che, come tutte le adolescenti. si sente da un lato in gabbia e dall’altro trascurata dai genitori, soprattutto dalla madre, che le rimprovera continuamente qualcosa. Un giorno i genitori decidono di dare un ballo per invitare le persone conosciute da quando sono diventati ricchi, con l’intento di ufficializzare in questo modo in loro ingresso in un certo tipo di ceto sociale, e Antoinette, la figlia, viene incaricata di scrivere gli indirizzi sulle buste dei biglietti di invito; non le sarà però concesso di assistere al ballo, nemmeno per pochi minuti. La proibizione suscita la rabbia e il rimpianto della ragazza e quando, per caso, le capita la possibilità di vendicarsi, la coglie. Non dico altro sulla trama, che, mi sembra, come ho già scritto, più che altro il pretesto per descrivere le dinamiche fra i personaggi e disegnare uno schizzo su una certa classe sociale, obiettivo raggiunto grazie anche a una scrittura lucida e immagini nitide.