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Il settimo regalo – Dominique Valton * Impressioni di lettura

Un piccolo libro, questo di Dominique Valton, ma piccolo solo nelle dimensioni fisiche, perché dentro vi troviamo raccontato o meglio celebrato o meglio condiviso ciò che conta davvero: la vita e la morte, l’amore, la maternità e la paternità (che altro non sono se non una forma di amore). E anche l’amore per la scrittura, perché no, perché chi scrive ama farlo, ne prova il desiderio e la necessità.

Sette racconti, dunque, sette modi di fare un regalo alla persona (o alle persone) amata (amate). Racconti che colpiscono dentro perché parlano di sentimenti che tutti, in un modo o nell’altro, per un lungo tempo o per brevi istanti abbiamo provato. I protagonisti potremmo essere noi o persone che conosciamo, che ci sono vicine: nelle loro vicende c’è qualcosa che abbiamo vissuto anche noi. Sette regali per il lettore.

Un piccolo grande libro, insomma, che parla al cuore in modo diretto, senza retorica.

I titoli dei racconti

Il regalo
Arthur
La Crociera
Il Compleanno
Lettera a mio figlio
È un regalo per te
Il Settimo Regalo

cover settimo regalo

Sinossi

Cos’è un regalo?
Il riciclo di un oggetto inutile?
Un investimento per il futuro?
Il ricordo di un istante particolare?
Una richiesta di attenzione?
Oppure è un dono prezioso che nasce dal cuore?

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Sogni di robot – Isaac Asimov * Impressioni di lettura

(edizione pubblicata dal Il Saggiatore nel 2014, traduzione Mauro Gaffo)

Che Asimov sia uno scrittore geniale me ne sono resa conto da tempo ma ogni volta che leggo qualcosa di suo questa convinzione prende nuovo vigore.
La raccolta di 21 racconti “Sogni di robot”, comprende storie di argomento vario, tutte a tema fantascientifico e, in molti casi, con approfondimenti psicologici notevoli, scritte nel corso di diverse decine di anni. I personaggi, siano essi umani, robot o computer sono caratterizzati e mostrati in modo da colpire profondamente il lettore per quanto risultano realistici sotto l’aspetto psicologico.
Del resto è superfluo, in fondo, sottolinearlo, dato che ho premesso quanto trovi geniale Asimov e dato che questa opinione non è certo solo mia.

Per mia memoria e perché mi piace schematizzare riporto nel seguito di questo articolo un cenno a ciascuno dei racconti, che ho raggruppato per tema.

cover Sogni di robot

Robot

Il piccolo robot perduto (Little Lost Robot, 1947)

(Mi pare che questo racconto sia presente anche in “Io, robot”). La dottoressa Calvin, robopsicologa e protagonista di diversi racconti sui robot) ha il compito di individuare in un gruppo di robot apparentemente tutti uguali uno che è difettoso.

Sogni di robot (Robot Dreams, 1986)

Ancora la dottoressa Susan Calvin che analizza i sogni di un robot il cui cervello positronico è stato costruito da una giovane robopsicologa n modo innovativo, basandosi sulla geometria frattale.

Luciscultura (Light Verse, 1973)

La vedova di un astronauta-eroe è diventata una collezionista di oggetti d’arte e ha al suo servizio moltissimi robot domestici, fra cui uno difettoso che non vuole far riparare, per rispettare la sua natura. Spesso organizzava mostre di lucisculture, per cui era famosissima.

E poi, naturalmente, c’erano le lucisculture… una sinfonia di luci…

Sally (Sally, 1953)

Jake è un uomo che raccoglie e si prende cura di vecchi modelli di automatomobili, nell’ambito di un’organizzazione che si chiama Fattoria. Un giorno si presenta da lui un tipo che vuole acquistare alcune automatomobili per cambiare loro il motore, mettendone uno moderno, per poi rivenderle e fare grossi guadagni. Jake non è d’accordo ma sembra che l’altro possa costringerlo ad accettare la sua proposta…

Multivac/computer

Multivac è un grande e potente (quasi onnipotente verrebbe da dire…) calcolatore.

L’ultima domanda (The Last Question, 1956)

Sulla possibilità di ricreare l’energia una volta che tutta l’energia e la materia dell’universo saranno consumate.

Barzellettiere (Jokester, 1956)

Multivac e l’umorismo.

Diritto di voto (Franchise, 1955)

Ogni volta che ci sono le elezioni il grande computer sceglie la persona che gli servirà come campione per interpretare la volontà della popolazione americana; su questa base fornirà il risultato delle elezioni inclusa la nomina del presidente. Il ruolo che questa persona ricopre è considerato di responsabilità ed è un grande onore.

La macchina che vinse la guerra (The Machine that Won the War, 1961)

Dopo aver vinto la guerra contro i denebiani, davanti al Multivac finalmente spento, i tre uomini responsabili delle operazioni militari e di Multivac si scambiano confidenze, scoprendo che in fondo il merito della vittoria non è stato proprio tutto di Multivac…

Vero amore (True Love, 1977)

Un programmatore utilizza di nascosto l’elaboratore per suoi scopi personali fra i quali la ricerca della sua donna ideale. Dopo un primo tentativo destinato all’insuccesso la ricerca prosegue ma quando l’uomo sta finalmente per coronare il suo sogno…

9 volte 7 (The Feeling of Power, 1958)

In un mondo in cui tutti i calcoli vengono effettuati dai computer e gli uomini non sanno più farli, un uomo è riuscito a imparare di nuovo a fare le moltiplicazioni e le altre operazioni. Il mondo scientifico è dapprima sorpreso e incredulo poi decide di proseguire su quella strada, perché un uomo è più economico di un calcolatore.

Entità extracorporee/alieni

S come Zebatinsky (S as in Zebatinsky, 1957; poi Spell My Name with an «S»)

Cosa succede a cambiare l’iniziale del proprio cognome fidandosi di uno strano numerologo.

Occhi non soltanto per vedere (Eyes Do More Than See, 1965)

Ricordi di un passato lontano eoni…

Cosa importa a un’ape (Does a Bee Care?, 1957)

Un uomo a cui piace guardare le stelle, o meglio un punto preciso del cielo da ottomila anni…

L’ultima risposta (The Last Answer, 1979)

Un uomo muore; la sua anima o comunque una parte del suo sé incontra una voce che gli dice che continuerà ad esistere per l’eternità e discutono su questo

Coltura microbica (Breed There a Man?)

Il dottor Ralston, grande scienziato, ritiene di che l’umanità sia una sorta di coltura microbica di esseri alieni ed è pertanto tenuto in cura da uno psichiatra.

L’ospite (Hostess, 1951)

Una coppia non troppo ben assortita ospita un alieno, un medico del pianeta di Hawkins (un hawkinsita), un essere che respira cianuro. Fra le altre cose Asimov immagina, a proposito degli alieni:

Quando erano state trovate forme di vita sui pianeti di stelle lontane, una delle più interessanti scoperte di valore universale era stato il fatto che, per quanto la vita potesse basarsi su sostanze diverse dalle proteine e persino su elementi diversi dal carbonio, la vita intelligente era sempre di natura proteica. E questo significava che ciascuna delle cinque forme di vita intelligenti poteva sostentarsi per periodi prolungati nutrendosi del cibo di una qualunque delle altre quattro.

Vari temi

L’ultimo nato (The Ugly Little boy, 1958)

Esperimenti di teletrasporto di esseri viventi dal passato, anche molto remoto, fra cui un bambino di Neanderthal a cui viene dato il nome di Timmy. Il rapporto che si crea fra lui e miss Fellowes. l’infermiera che lo accudisce, diventa sempre più simile a quello madre-figlio; a questa relazione partecipa anche Hoskins, lo scienziato che dirige le ricerche, ma non con lo stesso coinvolgimento. Le ricerche seguite con molta attenzione dal mondo scientifico e dai giornalisti…

Tutti i giornalisti si affannavano a scrivere ogni parola di Hoskins, non ci capivano niente, ed erano sicuri che non avrebbero capito nemmeno i loro lettori, ma suonava tutto molto scientifico e l’importante era quello.

Crumiro (Strikebreaker, 1956)

Un terrestre è in visita sul pianetino Elsevere; qui è in sciopero la famiglia che si occupa di riconvertire i rifiuti organici perché viene discriminata dal resto della popolazione, anche se abita in una casa dotata di tutti i comfort. Viene infatti considerata intoccabile a causa dell’attività che svolge, che pure è fondamentale per la sopravvivenza di tutti gli abitanti del pianetino.

Le acque di Saturno (The Martian Way, 1952)

La Terra non vuole più fornire acqua agli uomini che abitano su Marte. Un gruppo di questi marziani ha un’idea per procurarsi una grande riserva di acqua.

La palla da biliardo (The Billiard Ball, 1967)

Rivalità fra un professore che ha vinto due premi Nobel per la fisica e l’uomo che ha applicato le sue scoperte teoriche accumulando così un ingente patrimonio.

Una questione di memoria (Lest We remeber, 1982)

Un uomo mediocre, John Heath, accetta di sottoporsi a un esperimento che gli espanderà la memoria in modo tale che potrà ricordare qualunque cosa abbia fatto/letto/visto (anche prima dell’esperimento). Questo gli dà un grande potere e cambia le dinamiche dei suoi rapporti interpersonali e di lavoro.

Il racconto mi ha ricordato molto “Fiori per Algernon” di Daniel Keyes (del 1959, seguito poi dal romanzo omonimo e da cui è stato tratto anche un film), anche se il protagonista, Charlie Gordon, ha un carattere e un comportamento completamente diverso da quelli di John Heath. E diverse sono le sensazioni che si provano leggendo le due storie: Charlie lo si ama, John molto meno.

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Vento in scatola – Marco Malvaldi – Glay Ghammouri * Impressioni di lettura

Questo romanzo, pubblicato nel 2019, si potrebbe riassumere con “vicende di carcere”. Naturalmente non è solo questo, sotto le apparenze di una narrazione leggera c’è di più.

Per cominciare il microcosmo-carcere rispecchia il macrocosmo-società, com’è d’uopo. Poi c’è una storia, di cui si intuisce la presenza all’inizio e di cui si scopre la trama oltre la metà del libro.

E poi i personaggi, che sono vivi e realistici, del resto Malvaldi ha tenuto lezioni di scrittura nel carcere di Pisa e l’altro autore, il tunisino Glay Ghammouri, vi sta scontando un periodo di pena. Il protagonista è proprio un giovane tunisino, Salim, arrestato in Italia per un reato che non ha commesso ma colpevole in patria di uno per cui è riuscito a sfuggire alla giustizia. Un giovane intelligente, che riesce a farsi apprezzare dai compagni di cella e non solo ma che suscita anche antipatie.

cover Vento in scatola

Come dicevo il tono è leggero e intriso di ironia, cifra, questa, comune agli scritti di Malvaldi, che gli consente di trattare argomenti che leggeri non sono in modo essenziale e nello stesso tempo preciso e profondo. Questa sua scrittura più che sdrammatizzare avvicina il lettore ai fatti narrati e ai protagonisti, accentuando così il suo coinvolgimento.

Sarà che questo autore è toscano come me, sarà che ha anche una cultura scientifica (è un chimico, per chi non lo sapesse): il suo modo di raccontare mi piace molto. E la sua ironia non è mai banale, è il mezzo con cui esprime l’umanità dei suoi personaggi e la sua partecipazione di narratore.

Sinossi

«Ho conosciuto Glay Ghammouri durante il corso di scrittura creativa tenuto nella Casa Circondariale Don Bosco di Pisa nel 2012-2013. In seguito, Ghammouri mi ha detto di aver pensato a una storia, una specie di romanzo di formazione ambientato in carcere, e me l’ha raccontata. Mi è sembrato un ottimo spunto e abbiamo cominciato a lavorarci». Nasce così questo romanzo a quattro mani con cui Marco Malvaldi senza abbandonare l’ironia, il gusto del paradosso, l’esuberante inventiva, ha voluto regalarci, insieme a Glay Ghammouri, l’opportunità di guardare al carcere dall’altro lato delle sbarre.

 

 

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Mille rimpianti: Verso il Japòn – Grazia Maria Francese * Segnalazione

Segnalo l’uscita del nuovo romanzo storico di Grazia Maria Francese dal titolo “Mille rimpianti: Verso il Japòn”, pubblicato da EEE – Edizioni Tripla E, disponibile per ora in versione digitale. Di questa autrice ho letto e gustato altri due romanzi, “L’uomo dei corvi” e “Arduhinus”.

cover mille rimpiani gm francese

Questa la sinossi

Nel Giappone del sedicesimo secolo, l’erede della casata Oda riceve dal padre una missione impossibile: unificare il paese. Nobunaga però continua a vivere da scapestrato, senza curarsene, finché gli intrighi del fratello e la minaccia di nemici esterni lo costringono a difendersi. Diventato famoso grazie all’inaspettata vittoria riportata contro gli Imagawa, Nobunaga poco a poco si immedesima con il compito che gli tocca. Oltre a diventare uno stratega eccezionale deve però costringersi a essere sempre più spietato, estirpando dal proprio animo ogni traccia di umanità.

Nel frattempo, nell’Italia della Controriforma, Alessandro Valignano viene avviato agli studi dal padre, un nobile abruzzese. L’amore per Francesca, un’apprendista cortigiana di Venezia, lo travolge in complicazioni che lo fanno finire in carcere. Carlo Borromeo interviene a liberarlo, ma la condizione è che Alessandro entri in un ordine religioso: la Compagnia di Gesù.

L’uomo del Rinascimento e il samurai s’incamminano verso un incontro che cambierà il destino di entrambi oltre che dei cristiani giapponesi, sempre più numerosi in un paese ancora dilaniato dalla guerra.

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L’altrui mestiere, Primo Levi #3

Sono sempre d’accordo con queste parole di Primo Levi

Antonella Sacco

Un altro brano sulla scrittura dalla raccolta di saggi di Primo Levi, stavolta sui personaggi; anche questo è tratto daScrivere un romanzo.

post personaggi Levi

Quanto ai personaggi, il discorso si fa complesso. Su questo tema, il ménage a tre fra l’autore, il personaggio e il lettore, si sono scritti quintali di libri, ma essendo io ormai un addetto ai lavori, mi permetto di dire la mia, ossia di proiettare le mie diapositive. Anche per i personaggi si prova all’inizio l’impressione di una libertà senza limiti. In astratto, tu hai su di loro un potere assoluto, quale nessun tiranno ha mai avuto sulla faccia della terra. Puoi farli nascere nani o giganti, puoi affliggerli, torturarli, ucciderli, resuscitarli; o donare loro la bellezza e giovinezza eterne, la forza, la sapienza che tu non hai, la felicità di ogni minuto (ma questa, sarai capace di descriverla senza annoiare il tuo lettore?), l’amore…

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Carolina Lucrezia, William e le stelle

I miei libri per ragazzi

Antonella Sacco

Perché Carolina Lucrezia Herschel

Quando la scrittrice Sara Cerri mi ha chiesto se mi sarebbe piaciuto scrivere la storia di un personaggio famoso per la nuova collana di libri per bambini e ragazzi I Gufidelle edizioni Il Villaggio Ribelle di cui lei è curatrice, ho risposto subito di sì.

Ci sono tanti personaggi, in particolare femminili, di cui mi piacerebbe raccontare a bambini e ragazzi e ho colto al volo l’occasione di dare voce a uno di questi.

La mia scelta è caduta su Carolina Lucrezia Herschel e, conseguentemente, su suo fratello William. Avevo letto qualcosa della biografia di questa astronoma perché sono molto interessata alla storia delle donne che si sono dedicate alla scienza, soprattutto nei tempi passati, quando queste discipline erano considerate inadatte alla mente femminile. Il fatto che non potessero studiare come i maschi, non potessero frequentare le università mi suscita sempre una grande rabbia. Forse…

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Fantasmi in bottiglia – il libro di carta

Antonella Sacco

Ho pubblicato anche in versione cartacea questo mio romanzo per ragazzi.

cover Fantasmi in bottiglia
Qui sotto un breve estratto

Quando, finito di cenare, Vanessa tornò in camera per dedicarsi agli esercizi di aritmetica e leggere ancora una volta le pagine di scienze, ebbe appena il tempo di sedere alla scrivania e aprire il libro che un gemito, simile a quello che aveva sentito nel pomeriggio nella stanza delle lavatrici, la fece sussultare. Si guardò intorno circospetta, di qualunque cosa si trattasse non le piaceva l’idea che si fosse trasferito nella sua stanza. Sul piumone gallo oro vide una macchia più chiara, dalla forma allungata e dai contorni sinuosi, che non c’era mai stata.
Il lamento si ripeté e a Vanessa parve di distinguere una domanda: “Chi sono?”
È quello che vorrei sapere anch’io!” esclamò lei.
Al suono della sua voce quella specie di macchia sembrò agitarsi, poi divenne un po’ più…

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LIDIA, CHE DETESTA LA MATEMATICA

Un romanzo per ragazzi che parla di amicizia e di Matematica, in particolare di donne matematiche, a cui tengo molto

Antonella Sacco

Lidia Copertina

è un mio romanzo per ragazzi, pubblicato alla fine di giugno 2013 da Scienza Express

Lidia ha 15 anni e sta per iniziare la prima liceo scientifico. È reduce da una grande delusione: l’amica del cuore le ha rubato Luca, il ragazzo che le piaceva. Inoltre dubita di aver scelto la scuola giusta perché non le piace la matematica e non ci capisce niente.

L’inizio della scuola, matematica a parte, è promettente: fa amicizia con i nuovi compagni, in particolare con Danila, ragazza molto diversa da lei ma con cui si trova benissimo.

Il primo compito di matematica, però, si rivela più disastroso del previsto e la madre le annuncia che dovrà prendere subito lezioni. Lidia decide di farsi aiutare da Oscar, un calzolaio che ha conosciuto per caso il giorno in cui ha saputo del “tradimento” dell’amica del cuore e con cui ha fatto amicizia. L’uomo è un matematico dilettante…

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L’albergo delle donne tristi – Marcela Serrano * citazione

In questo bel romanzo di Marcela Serrano si parla molto di donne e dei rapporti fra uomini e donne.

Durante la lettura, fatta un po’ di tempo fa, ho sottolineato alcuni passaggi, eccone uno.

(non è importante sapere chi è sono Elena ed Emilia, è il concetto – la metafora – che mi ha colpita e che condivido)

Si stenta a credere che Elena non sia vissuta sempre in questa casa, tanto è parte integrante dell’ambiente. Trasmette una forte consapevolezza della sua persona. Secondo me, non si è mai seduta sui sedili posteriori di una macchina. Hai mai fatto caso, Emilia, che le donne si dividono tra quelle che prendono posto istintivamente davanti – e tutti si adeguano -, e le altre, come te e me, che vanno direttamente a sedersi dietro?”

cover albergo donne tristi Serrano

 

 

Chi legge romanzi ambientati in epoca Regency (e non solo, certo) si sarà imbattuto più volte nella figura del tutore (uno per tutti il conte di Worth nel romanzo di Georgette Heyer “Il dandy della reggenza“). Volevo approfondire l’argomento perciò ho fatto qualche ricerca in rete; ho trovato alcuni interessanti post in inglese (vedi in […]

via La figura del tutore in epoca Regency — Le storie di Ella

La figura del tutore in epoca Regency — Le storie di Ella