L’ironia, ancora, in cui rifugiarsi…
L’ironia, ancora, in cui rifugiarsi…
Ironica e tagliente…
Cesare Pavese è stato uno dei miei autori “di culto”, come si dice adesso, della mia adolescenza.
Non so di chi sia questa frase, ma la trovo condivisibile e sempre attuale.
frase di G.B. Show
frase di M. Mc Laughlin
Frase attribuita a Voltaire
(frase attribuita a Victor Hugo)
Vi segnalo questo libro di racconti, disponibile sia in formato cartaceo che in formato ebook: si tratta de “La Favola del Giovane Venditore di Tè” di Rodolfo Maggio.
La Favola del Giovane Venditore di Tè è stata scritta su delle cartoline nel corso di un viaggio. La destinataria le ha tenute e abbiamo deciso di condividerle all’indirizzo: http://www.rodolfo-maggio.com/cartoline
Il libro
Le storie raccontate in questo libro sono brevi, adatte alla buonanotte, ma anche a chi ha bisogno di un pensiero piccolo e bello nel prendersi un caffè, e anche a chi è sempre in movimento ma non vuole rinunciare a vivere con profondità. Sono anche storie divertenti, perché c’è sempre un risvolto di qualche tipo, una sorpresa, una battuta. E poi sono storie vere, nel senso che ognuno dei personaggi è, in qualche modo, esistito. Per questo è così facile ritrovarcisi.
La favola
La Favola del Giovane Venditore di Tè narra la storia di un giovane che viaggia diretto verso la valle dei Re, un luogo leggendario, circondato da un’aura di ricchezza e sapienza. Lungo il suo cammino incontra molti personaggi diversi che costituiscono al tempo stesso delle prove da superare e delle occasioni per imparare importanti lezioni. A ciascuno di essi egli cede un po’ delle sue preziose miscele di tè, ricevendone in cambio i mezzi per raggiungere la propria meta. Il primo incontro avviene con un vecchietto al quale dà del tè per lenire i mali della senilità e dal quale riceve in cambio un quadernetto di viaggio. In un’altra città incontra un sarto che ha un figlio malato. Il giovane curerà il bambino con una miscela e otterrà in cambio un abito regale per recarsi vestito adeguatamente nella valle dei Re.
Ci saranno altri imprevedibili incontri prima che egli possa dirsi arrivato. Ma anche un volta raggiunta la meta il suo viaggio non potrà dirsi concluso. Ogni personaggio non costituisce soltanto un aiuto. Ciascuno è la metafora degli insegnamenti e dei moniti dai quali il ragazzo impara il valore della propria libertà. Sarà l’ultimo incontro, quello con l’amore, che gli offrirà l’occasione di imparare la lezione definitiva: quella sul confine sottile che separa la totale libertà dalla totale prigionia.
Le storie
Per quanto riguarda le altre, di storie, si potrebbe dire che anch’esse non trattano che della stessa, identica, faccenda. C’è la storia della Presto Mamma che, in bilico sul significato della propria gravidanza, deve prendere una decisione. C’è la storia di Capo Seattle, anch’egli sul punto di compiere una scelta, una scelta che avrà conseguenze storiche sul futuro del suo popolo. C’è la storia dei due sassolini raccolti nel letto di un fiume, che finiranno per assolvere un compito importantissimo. C’è La Favola di Amore e Follia, che spiega perché, fin dagli albori, l’uno si accompagna sempre accanto all’altra.
Sono tutte storie che parlano d’amore, di viaggio, di scoperta, ma anche di destini crudeli e inevitabili.
Come quello della Zanzara Bramosella, colpevole solo di una puntura.
O quello dell’orologio da panciotto, che voleva solo tornare a ticchettare.
O quello del pesciolino rosso, che si sentiva solo nella boccia di vetro.
Sono quindi storie per tutti, per adulti che vogliono ritrovare un po’ della meraviglia e della consapevolezza che nella vita di tutti i giorni si perde inseguendo… qualunque cosa sia quella cosa che inseguite. Sono storie per giovani che già vedono storie ovunque e ne vogliono ancora. Sono anche storie per bambini che stanno crescendo e possono cominciare a vedere nei personaggi alcune delle lezioni che la vita ha da insegnare. Proprio come è stato per il giovane venditore di tè.
Pain – has an Element of Blank
– It cannot recollect
When it begun – or if there where
A time when it was not –
If has no Future – but itself –
Its Infinite contain
Its Past – enlightened to perceive
New Periods – of Pain.
Circa 1862
Studying the movement of organisms; from individuals to populations
from jazz-fans to jazz-fans
Laudabunt alii claram Rhodon aut Mytilenem...
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