Un’altra frase da “Il mestiere di vivere”, il diario di Cesare Pavese, lapidaria.
1939
18 ottobre
Giudicare dei personaggi vuol dire farne delle macchiette.
Un’altra frase da “Il mestiere di vivere”, il diario di Cesare Pavese, lapidaria.
1939
18 ottobre
Giudicare dei personaggi vuol dire farne delle macchiette.
Giosuè Carducci (1835 – 1907), poeta e scrittore italiano.
Premio Nobel per la letteratura nel 1906.
Ho letto di lui diverse poesie durante il periodo scolastico, alcune mi piacevano. Le immagini dei “cipressi alti e schietti in duplice filar” e dell’asino che mangia un “cardo rosso e turchino” sono impresse in modo indelebile nella mia memoria.
Jack Higgins (1929), scrittore britannico.
Di lui ho letto due romanzi, “Avviso di tempesta” e “La spia di vetro”, ma non li ricordo.
Alexandre Dumas (figlio) (1824 – 1895), scrittore e drammaturgo francese.
Autore fra l’altro de “La signora delle camelie” che ho letto e vista in teatro; conosco inoltre quasi a memoria “Traviata”, l’opera lirica di Giuseppe Verdi tratta da questo dramma, opera su cui ho scritto anche un racconto dal titolo “Un grande fuoco”.
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Frasi da “Il mestiere di vivere”, il diario di Cesare Pavese, che rendono bene il pensiero di questo scrittore.
1938
19 ottobre
Quando si soffre si crede che di là del cerchio esista la felicità; quando non si soffre si sa che questa non esiste, e si soffre allora perché non si soffre nulla.
Il pessimismo cosmico è una dottrina di consolazione. Molto peggio sta chi credendo nell’ambivalenza dell’ordine esistente, riconosce se stesso per inadatto, quindi per condannato a soffrire.
Frasi da “Il mestiere di vivere”, il diario di Cesare Pavese, che rendono bene il pensiero di questo scrittore.
1938
18 ottobre
Descrivere la natura in poesia, è come quelli che descrivono una bella eroina o un forte eroe.
Riuscire a qualcosa, qualunque cosa, è ambizione, sordida ambizione. È logico quindi ricorrere ai più sordidi mezzi.
Frase da “Il mestiere di vivere”, il diario di Cesare Pavese, emblematica, direi.
1938
16 ottobre
Non si desidera di godere. Si desidera sperimentare la vanità di un piacere, per non esserne più ossessionati.
Nel parlo delle cascine vi sono varie fontane, fra cui quella denominata “di Narciso”.
La targa sul lato frontale della fontana recita:
Eterno monumento in questo loco
generosa pietà fonda a Narciso
che vagheggiando al fonte il proprio viso
morì consunto d’amoroso fuoco.
Sul lato destro c’é un’altra targa:
Nei pressi di questa fonte
detta di Narciso il poeta Shelley
compose nell’autunno 1819
l’ode Al vento occidentale
Da Wikipedia –> Il Parco delle Cascine, detto anche più comunemente Le Cascine, è il più grande parco pubblico di Firenze (160 ettari); ha la forma di una striscia pianeggiante di terreno lunga quasi 3,5 chilometri e larga non più di 640 metri, che costeggia la riva destra dell’Arno, dal centro storico, fino alla confluenza del fiume con il torrente Mugnone.
Daniela Domenici pubblica un nuovo libro, dedicato alla lingua italiana.
Con le consuete sensibilità e giocosità l’autrice spiega e gioca con le parole.
Il libro è disponibile in versione ebook e cartacea su amazon.
Sinossi
Dopo aver giocato, nei suoi quattro libri precedenti, con gli acrostici, i tautogrammi, i limerick e i petit onze l’autrice si è divertita a creare composizioni linguistiche con gli iati, i dittonghi e i trittonghi, un’altra particolarità della nostra splendida lingua italiana così ricca di sfumature e di dettagli…
Segnalo la pubblicazione del nuovo romanzo di Keihra Palevi. É in formato ebook kindle (in pre-order fino al 7 luglio).
A questo link potete leggere la mia intervista a Keihra Palevi. Qui invece le mie impressioni di lettura relative ai suoi romanzi: Credici (#Creed1) e Talitakum (#Creed2)
Sinossi
Una storia vera, un romanzo che sfida i pregiudizi più nascosti dei benpensanti e, in fondo, di tutti noi.
Grete non ha avuto una bella infanzia ma è riuscita a superare i cattivi ricordi, vivendo una giovinezza indipendente e spensierata. Mille lavori per mantenersi e tante storie brevi per sperimentare la propria femminilità. Non è durata a lungo: è stata raggirata con un vile imbroglio, ripiombando in un abisso di tristezza e depressione. Per fortuna può contare sull’amicizia di Helga, bella e disinibita, che la sprona a riappropriarsi della propria vita. L’occasione sarà una vacanza in Italia, insieme alla sua fedele amica.
Axel è uno splendido ragazzo e un amante spietato. Il suo aspetto angelico nasconde un animo cinico e indifferente ai sentimenti delle sue prede. Il classico bad boy che scommette sulle sue conquiste, prende e lascia. È il suo modo di vendicarsi di ciò che per lui rappresenta il massimo tradimento. Può contare su un amico d’infanzia che considera come un fratello.
Grazie a una coincidenza imprevista, Grete e Ax s’incontrano proprio nello stupendo luogo dove a lei sono state legate le ali.
Per lui rappresenta la vittima ideale.
Per lei un sogno quasi proibito.
Entrambi scopriranno che, oltre la passione, c’è qualcosa in più che li unisce, ma sembra che il destino non sia d’accordo. Ben presto, infatti, Grete si accorgerà di essere stata ingannata ancora una volta. La ex di lui è tornata e lo rivendica attraverso un odioso ricatto.
Tra colpi di scena, misteri svelati, amici che mostreranno il loro vero volto, si dipana questa vicenda..
Malintesi, dubbi e pregiudizi.
Sensualità, tenerezza e sogno.
Sarà difficile rimettere insieme i cocci di questa storia travagliata, a meno che non intervenga qualcuno o qualcosa.
Ma si tratterà davvero di Amore o di un semplice capriccio estivo?
I protagonisti ne usciranno cambiati e così il lettore, portando con sé lezioni di vita e forti emozioni.
Studying the movement of organisms; from individuals to populations
from jazz-fans to jazz-fans
Laudabunt alii claram Rhodon aut Mytilenem...
Riscrivere San Miniato
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Prima il dovere poi il piacere
Una voce sensuale
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