Dati del film
regista: Valerio Zurlini
interpreti: Alain Delon, Sonia Petrova, Lea Massari, Adalberto Maria Merli, Giancarlo Giannini, Alida Valli, Renato Salvadori, Salvo Randone
anno: 1972
L’idea di scrivere due righe su questo film, uno dei miei preferiti in assoluto, mi è venuta perché è stato trasmesso in televisione e ho avuto così occasione di rivederlo.
È una pellicola che ho visto quando è uscita, ero adolescente allora, e mi piacque al punto che sono tornata a vederla altre due volte, dopo la prima; anni fa ho comprato la videocassetta.
I motivi per cui mi è piaciuto e mi piace penso che siano sostanzialmente due: è molto poetico e uno dei temi di cui tratta è l’amicizia, un valore che per me è molto importante.
Sintetizzando al massimo il film racconta della storia d’amore tra un professore di lettere e una sua allieva. Una storia d’amore tormentata, come si conviene, ma senza niente di banale, di scontato. O, per lo meno, non abbastanza scontato da non passare in secondo piano rispetto ai dialoghi, alla colonna sonora, alle scene.
I dialoghi sono essenziali, ma non stringati: esprimono quello che serve, senza eccedere; molte le citazioni, ognuna a sottolineare un momento importante.
La scena grigio-azzurra, ovvero Il molo di Rimini in inverno, con le onde che vi si infrangono contro mentre si ode un assolo di tromba è la cifra di tutta la storia. Perché è una storia grigia, in cui fino dall’inizio si capisce che il finale sarà tragico perché è così che deve essere. È grigia perché i personaggi fra cui si muovono i protagonisti sono grigi, molti dediti ai vizi, tutti amanti del denaro, possibilmente facile. Ed è in questo grigio che si accendono le passioni, di Daniele (il professore ) e Vanina (la studentessa), ma anche l’amicizia di Spider per Daniele, un’amicizia disinteressata che è, come scrivevo sopra, uno degli aspetti che mi hanno fatto amare questo film.
“Spider, veggente e mago, ha infiniti poteri, è curiosissimo”: Spider vuole capire chi è Daniele, vuole conoscerlo meglio. Perché Daniele è una persona diversa da quelle del solito giro, con un suo codice morale e un passato che non vuole svelare, e in cui Spider in parte si rispecchia.
Lo so, questo post non racconta il film, ha un senso solo per chi il film lo conosce. Però posso dirvi che se non l’avete visto vale la pena vederlo. Anche se, rispetto alle pellicole più recenti, gli anni che si porta addosso si notano, da un punto di vista tecnico. Ma vale per la storia, i dialoghi e le scene, ognuna delle quali è un quadro.
Concludo questo post un po’ sconclusionato con alcune delle citazioni che ci sono nel film.
Spider: “Eh, ogni tanto vengono in mente dei ricordi senza ragione. Colui che voi cercate, non è qui…”
Daniele: “È risorto, come disse il terzo giorno, andate vi ha preceduto in Galilea, là lo incontrerete“.
Daniele davanti al quadro della Madonna del parto di Piero della Francesca:
Vergine madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d’etterno consiglio,
tu se’ colei che l’umana natura
nobilitasti sì, che ‘l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
(Dante, Paradiso)
Spider a Daniele, alla fine: “Allora, prendiamo il nostro eterno commiato, addio e per sempre addio Cassio, se ci rincontreremo, avremo il sorriso sulle labbra, altrimenti valga questo come ottimo congedo.”
(Shakespeare, Bruto a Cassio, Giulio Cesare)