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Immunità di gregge – Marco Bonafede * impressioni di lettura

Immunità di gregge” è un fumetto che non racconta una storia ma spiega a cosa serve vaccinarsi (contro il covid in questo caso, ma il discorso vale anche contro eventuali altre malattie).

Il compito di illustrare l’utilità del vaccino è affidato al dottor Salk, lo scopritore del vaccino contro la poliomielite; questi incontra vari personaggi con i quali discute sulla necessità di vaccinarsi per proteggere se stessi e gli altri. Sottolinea il fatto che al giorno d’oggi i virus viaggiano molto velocemente grazie agli aerei e anche quanto i social siano diffusori di notizie false e fomentatori d’odio.

Il dottor Salk si esprime con chiarezza e semplicità e questo rende il fumetto adatto anche a una lettura condivisa con dei bambini.

I disegni sono molto gradevoli, come anche – a mio parere – la copertina.

Immunità di gregge” è disponibile su amazon sia come ebook che in formato cartaceo.

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Stella Nera – Marco Freccero * impressioni di lettura

In questo articolo vi parlo dei primi due libri della serie “Stella nera”, cioè Le luci dell’Occidente”, uscito alla fine del 2020, e “La promessa”, uscito alla fine del 2021. L’autore pubblicherà il terzo e ultimo fra circa un anno, alla fine del 2022 o agli inizi del 2023.

In realtà si tratta delle tre parti di un unico romanzo, ambientato negli anni Ottanta a Savona, che narra principalmente le vicende di alcuni giovani obiettori di coscienza che prestano il servizio civile presso la Caritas, occupandosi del doposcuola per ragazze e ragazzi che vivono in situazioni difficili e che pertanto hanno bisogno di aiuto, e di due anziani, che abitano nello stesso palazzo di una donna straniera, tedesca o forse ungherese. Presto si scopre che in qualche modo sia donna che i tre giovani hanno a che fare con un piccolo quadro del Bernini, un ‘opera di grande bellezza, scomparsa dai tempi della guerra.

Ne “Le luci dell’Occidente” la storia prende l’avvio con la morte (naturale) della donna, una solitaria per niente cordiale con i vicini; solo Leonardo Perrone, che abita sul suo stesso pianerottolo, andava a trovarla per offrirle qualche piccolo aiuto, come gli era stato chiesto di fare dal canonico della cattedrale. È proprio Leonardo a scoprire che la donna è morta, quando entra per vedere come sta; approfittando della situazione – la donna non riceveva molte visite e quindi probabilmente non aveva parenti – l’uomo si appropria di alcuni oggetti e di un po’ di denaro, prima di chiamare l’ambulanza e il medico.

Il furto si rivelerà molto meno insignificante di quanto Leonardo aveva creduto e gli procurerà molti guai, perché la donna celava segreti legati ai nazisti che interessano a misteriosi e pericolosi personaggi. Fra questi segreti il più importante sembra essere il luogo dov’è nascosto il quadro del Bernini, opera sulla cui vicenda – forse leggenda – una professoressa di storia dell’arte sta scrivendo un libro.

La storia del quadro scomparso è anche una sorta di filo conduttore intorno a cui si svolgono le vicende, quotidiane e non, dei giovani obiettori (i rapporti con i ragazzi del doposcuola e con i loro insegnanti, le visite alla professoressa di storia dell’arte) e dei due anziani vicini della donna tedesca (l’amicizia che li lega, le conseguenze del furto per Leonardo).

Nella seconda parte (“La promessa”) la situazione si evolve un poco, soprattutto per quanto riguarda le vicende personali dei giovani, che vivono anche problemi d’amore, e degli anziani vicini della donna defunta, come i problemi del più vecchio con i figli che vivono in Sicilia. I caratteri dei protagonisti vengono ulteriormente approfonditi, come pure le loro motivazioni e aspirazioni. Il mistero che riguarda il quadro scomparso assume toni sempre più cupi e appaiono sulla scena personaggi molto inquietanti.

In effetti l’aggettivo inquietante descrive l’intero romanzo, perché, come scrive l’autore nella sinossi, sembra proprio che i totalitarismi del XX secolo non siano morti ma abbiano solo cambiato pelle. Certo, a fare da contrappeso, ci sono gli ideali dei tre giovani che prestano il servizio civile, ma il male ha tante forme sotto cui manifestarsi e non tutte (anzi, forse la maggior parte) facilmente riconoscibili.

Nel seguito qualche citazione, brani che mi hanno colpita e su cui vale la pena riflettere (i primi due da “Le luci dell’Occidente”, gli altri due da “La promessa”).

Filippo proseguì: «Nessuno ormai si fa più questa domanda: “Come salvare”. È un affare troppo grosso e il mondo non sa che farsene di una domanda del genere. Chiedigli come fare i soldi, come diventare famoso, e te lo spiegherà. Ma non infastidirlo con una questione del genere. Perché gli ricorda l’unica cosa che sa fare bene: creare ingiustizie».

La donna disse: «Parlavo del lavoro, sì. Un tempo il lavoro aveva valore in sé, e si aveva rispetto e amore per quello che si otteneva. Ai giorni nostri conta che cosa posso guadagnare da questo, quanto posso ricavare da quello. Il lavoro che facevano i nostri padri, e nonni: c’era orgoglio per quello che si realizzava, e ci si metteva tutta la cura necessaria. Era opera delle proprie mani, e ciascuno aveva la consapevolezza di costruire qualcosa prezioso più dell’oro. Perché lì ci finiva il proprio onore, il proprio passato, la propria tradizione. Il denaro non c’entrava nulla, non lo si faceva così bene per il denaro. Ma perché così si doveva fare, e basta. …»

«Non è un fallimento a decretare la fine di tutto. Ma la rassegnazione».

«… Perché quando tu hai accesso alla testa della gente, presto conquisti la loro anima, e fai fare loro quello che vuoi. …»

In conclusione “Stella Nera” è davvero un buon romanzo. Freccero ha qualcosa da dire, lo dice e sa come dirlo, creando al contempo una trama avvincente con personaggi molto realistici e ben disegnati. Aspetto con pazienza ma con curiosità la terza parte, sicura che non ne sarò delusa.

Il romanzo è disponibile sia in formato digitale che cartaceo sui vari store.

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La ribelle dell’est – Sergio Bertoni * Impressioni di lettura

Il romanzo, disponibile su amazon sia in formato ebook che come libro cartaceo, è il terzo della serie “Delitti misteriosi”, storie accomunate dalla presenza di Claudio Marchesini, curioso e intraprendente maestro in pensione, e del suo ex allievo e ora maresciallo capo dei carabinieri Leopoldo Antinori.

In questo romanzo, ambientato ancora una volta a Valdrusina, in Val d’Aosta, il maestro Marchesini, (protagonista indiscusso di “Delitti misteriosi” e di Provaci e sei morto”) non è il personaggio principale. Infatti, al centro della storia c’è Yelena, la ragazza rumena che il lettore ha conosciuto nel precedente romanzo (“Provaci e sei morto”), che, insieme ad Alfonsina, la nipote del boss siciliano Don Saru, e al gruppo della “fratellanza” albanese diretta da Kobaisi, si trova a dover affrontare un nutrito gruppo di criminali colombiani che è sulle tracce di una cospicua partita di droga e che si occupa anche del traffico di organi e del racket della prostituzione, intercettando donne e bambini migranti in mare mentre cercano di raggiungere le coste italiane. Per Yelena c’è anche la possibilità di un amore, sentimento che la spaventa, a causa delle esperienze vissute.

La ribelle dell’est” è una bella storia, con molti personaggi, ben descritti e interessanti. La trama gialla è intrigante e si intreccia in modo coerente e graduale con la vena romantica. Come sempre nei libri di Sergio Bertoni il linguaggio è fluido e la lettura gradevole.

Il romanzo tratta molti temi di grande attualità, dal traffico di organi all’accoglienza dei migranti, dalla tratta delle donne per costringerle alla prostituzione allo spaccio di droga e si potrebbe obiettare che il lieto fine per una storia che parla di mafie e cartelli colombiani e traffici di ogni genere sia poco realistico. Ma almeno quando si legge vedere che la giustizia e la solidarietà alla fine trionfano è confortante e aiuta a sperare che, prima o poi, questo possa accadere anche nella realtà.

Sinossi

Non c’è pace per Yelena, la bellissima ragazza rumena, esperta di arti marziali, che ha attraversato mezza Europa per vendicare lo stupro e l’assassinio della sua adorata sorellina. Spietati criminali appartenenti a un “cartello” colombiano, associato a mafie pugliesi e calabresi sono arrivati in Italia alla ricerca di un enorme quantitativo di droga, che sembra scomparso nel nulla.

È possibile che solo Yelena sappia dove é stato nascosto? Lo spaccio di droga è solo una delle attività della cosca colombiana che si arricchisce anche con il traffico di organi e con la prostituzione, grazie al rapimento di giovani donne e di bambini migranti che tentano di sfuggire dalla guerra e dalle persecuzioni. Contro questi delitti si batte Yelena, coadiuvata dalla “fratellanza” albanese diretta da Kobaisi, e da Don Saru. Non mancano il maestro Marchesini, il maresciallo Antinori, Alfonsina, la contessa Ottaviani, e altri personaggi già presenti nei precedenti volumi della serie.

Agim Sinani il giovane albanese intensamente attratto dall’intrepida ribelle dell’est riuscirà, rischiando la vita, a salvarla dalla prigionia e dalle torture e conquistarla con il suo amore?