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Dolomiti, Col Raiser – rifugio Firenze #2

Seguendo il sentiero 2B si può raggiungere anche il rifugio Firenze (2037 m); da lì, sul sentiero 1, si risale alla stazione a monte della cabinovia Col Raiser.

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Segnavia

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Verso il rifugio Firenze

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Il rifugio Firenze

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Indicazioni al Rifugio Firenze

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Le Odle dalla stazione a monte della cabinovia

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In biblioteca #30

Leggendo post su Facebook in gruppi di amanti della lettura ho scoperto che non avevo letto un romanzo di Pirandello e mi hanno incuriosita dei commenti relativi a testi di psicologia/psichiatria.

Suo marito – Luigi Pirandello

Pragmatica della comunicazione umana – Paul Watzlawick, Janet Helmick Beavin, Don D. Jackson

Change – Paul Watzlawick, John H. Weakland, Richard Fisch

 

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Dolomiti, Col Raiser – rifugio Firenze #1

Da Santa Cristina si prende la cabinovia del Col Raiser (oppure si sale a piedi alla stazione a monte della cabinovia); in alto si possono scegliere vari sentieri, alcuni dei quali passano sotto il gruppo delle Odle o vi si inerpicano sopra.

Cartina:

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Le Odle viste dalla stazione a monte della cabinovia

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Sassolungo in lontananza

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Incontro

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Stelle Alpine

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Itinerari possibili

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Una poesia di Fernando Pessoa

Una poesia che amo molto

Antonella Sacco

Questa poesia di Fernando Pessoa è raccolta in Una sola moltitudine, volume I e citata in L’automobile, la nostalgia e l’infinito di Antonio Tabucchi.

Si potrebbe dedurre che secondo Pessoa l’umanità non sia l’unica intelligenza nell’Universo, ma anche che l’Universo stesso non abbia poi molto significato.

In tutti i casi la trovo molto bella.

Madrid insegne

Tabacaria

Ma il padrone della Tabaccheria si è fatto sulla porta e vi è rimasto.
Lo guardo col disagio che dà la testa girata a metà
e col disagio che dà l’animo quando ha per metà intuito.
Lui morirà e io morirò.
Lui lascerà l’insegna, io lascerò dei versi.
A un certo momento morirà anche l’insegna, e anche i versi.
Poi morirà la strada dove fu l’insegna
e la lingua in cui furono scritti i versi.
Infine morirà il pianeta ruotante in cui tutto ciò avvenne.
In altri satelliti di altri sistemi, qualcosa simile a gente

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Uno, nessuno e centomila – Luigi Pirandello * Citazione #9

Ancora su come la realtà sia relativa, mutevole e soggettiva.cover Pirandello uno nessuno

 

 

Siamo molto superficiali, io e voi. Non andiamo ben addentro allo scherzo, che è più profondo e radicale, cari miei. E consiste in questo: che l’essere agisce necessariamente per forme, che sono le apparenze ch’esso si crea, e a cui noi diamo valore di realtà. Un valore che cangia, naturalmente secondo l’essere in quella forma e in quell’atto ci appare.

 

 

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CHAMPAGNE, un racconto

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Antonella Sacco

Li ho fregati tutti.

Lo so che starmi sempre accanto è il loro modo di amarmi, forse anch’io farei lo stesso nei loro panni. Credono che adesso sia su un aereo, in volo verso New York. Invece sono in questo albergo e dalla finestra vedo la Torre Eiffel. Accomiatarmi da loro è stato faticoso, temevo che volessero restare con me finché non mi fossi imbarcata. Ho promesso telefonate e alla fine se ne sono andati.
Non ho fretta, adesso. Assaporo la dolcezza della mia decisione.
Il cielo è terso, sarebbe stata una buona serata per volare.
Forse qualcuno si sentirà tradito, ma non posso agire diversamente. Ho sempre fatto ciò che ho voluto, ho scelto ogni momento, ogni gesto, ogni parola. E voglio che sia una scelta anche la mia morte. Voglio essere io a dire adesso, non intendo permettere che sia lei a dirlo. Stasera, fra poco, le…

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Va’, metti una sentinella – Harper Lee * impressioni di lettura

(Titolo originale “Go set a Watchman”, Traduzione di Vincenzo Mantovani; originale pubblicato nel 2015; edizione italiana da me letta del 2015)

Per prima cosa vi dirò che, come per “Il buio oltre la siepe”, le primissime pagine risultano a mio parere un po’ lente, ho dovuto quasi impormi di proseguire. Più che altro, in realtà, occorre entrare nell’atmosfera della storia e del paese in cui si svolge per poter gustare la lettura. Dopo aver superato il momento iniziale, però, il romanzo mi ha coinvolta ed ero impaziente di sapere cosa succedeva e come andava a finire.

La sentinella cui si riferisce il titolo (questa volta tradotto letteralmente dall’inglese) è la coscienza di ciascuno; la citazione è tratta dalla Bibbia:

XXI capitolo di Isaia, versetto 6:
Perché così mi ha detto il Signore:
Va’, metti una sentinella che annunzi ciò che vede.”

La protagonista, Jean Louise detta Scout, ventiseienne, vive e lavora a New York da alcuni anni e torna per due settimane di vacanza a Maycomb, suo paese natale, dove ancora vivono il padre, la zia Alexandra, lo zio Jack e Henry Clinton detto Hank, un vecchio amico d’infanzia che vorrebbe sposarla.

Cover sentinella - Lee

Nei giorni che trascorre a Maycomb Scout esce con Henry, e si chiede se davvero vuole sposarlo; spesso ricorda episodi dell’infanzia o della giovinezza in cui lei, il fratello Jem e l’amico Dill vivevano una delle loro avventure. È ribelle come lo era da bambina, anche se mostra qualche incertezza in più.

Scopre, per la prima volta, che la convinzione che tutti gli uomini sono uguali e hanno gli stessi diritti, imparata nell’infanzia dal padre e ben radicata in lei, forse non è proprio quello che questi pensa. È l’epoca delle rivendicazioni da parte dei neri dei diritti civili, a cui i bianchi, soprattutto negli Stati Uniti del sud, si oppongono, anche con la forza. A Maycomb c’è un Consiglio dei cittadini che sono suprematisti bianchi e la scoperta che anche il padre Atticus è memro del Consiglio e in parte condivide le idee dei suprematisti, sconvolge Jean Louise.

Nel finale del romanzo la ragazza affronta e accusa il padre e ha con lui un lungo dialogo a cui ne segue un altro, poco dopo, con lo zio Jack. Atticus, per quanto si riveli meno perfetto di quanto non fosse sembrato ne “Il buio oltre la siepe”, ne esce comunque come una persona speciale. E per Scout l’esperienza è un’occasione, sia pure dolorosa, di crescita e di distacco da una sorta di cordone ombelicale che la legava al padre.

Si potrebbe quindi dire che si tratta di un romanzo di formazione.

Harper Lee avrebbe scritto questa storia prima de “Il buio oltre la siepe”, una storia che è di grande attualità in questi giorni di agosto, visti i fatti accaduti a Charlottesville e le reazioni e dichiarazioni poco chiare del presidente USA in merito ai suprematisti.

La narrazione è in terza persona, ma segue quasi sempre Jean Louise.