ancora…
Nel 1737 a Delhi vivevano circa due milioni di persone, più di quelle che abitavano a Londra e a Parigi messe insieme.
L’imperatore era , un esteta e un gaudente, che lasciava la politica ai suoi consiglieri; la conseguenza fu che gradualmente i governatori regionali presero sempre più spesso decisioni in autonomia, anche sulle questioni più importanti.
Presto anche Delhi venne minacciata dai Maratha; poi fu l’esercito persiano di a raggiungerla e a devastarla. Nader, dopo aver invaso e conquistato l’Afghanistan, nel 1739 si diresse verso Kabul (la capitale estiva dell’impero Moghul) e dopo averla conquistata valicò il passo di Khyber e in breve entrò a Delhi, dove massacrò la popolazione e devastò la città, fino a che ottenne una grande ricchezza (gioielli e manufatti preziosi, oro e argento, per un valore di circa ottantasette milioni di sterline dell’epoca) in cambio della vita dei cittadini. Tornò in Persia dopo meno…
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