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In biblioteca #50

Passaggio in biblioteca, che è sempre un luogo per me affascinante, anche se leggo molti ebook per la loro praticità, dove ho pescato questi libri:

Tre volte all’alba * Alessandro Baricco (2012)

Codice 612 – Chi ha ucciso il Piccolo Principe? * Michel Bussi (2021 originale, 2023 traduzione italiana)

Viaggi nel tempo * a cura di Fabrizio Farina (2016)

Si tratta di due romanzi non molto lunghi e di una raccolta di racconti di fantascienza.

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Uno spazio dedicato ai miei libri (e non solo) sul sito di Daniela Domenici

La scrittrice e blogger Daniela Domenici (e molte altre cose, in realtà, fra cui insegnante e recensora teatrale) ha dedicato un’area del suo sito ai miei libri e alle mie recensioni.

Grazie mille, Daniela.

Questo è il link

Daniela e dintorni – ARCHIVIO CATEGORIA: ANTONELLA SACCO

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Sto leggendo #1

Ho tre libri in lettura, in questo momento, tutti e tre in formato ebook. Spero di trovare il tempo per annotare un breve commento quando avrò finito di leggerli, ma intanto ve li presento.

Ecco quali sono

Pinuccio, un uragano in arrivo” – Sophia Margò

Il passeggero” – Cormac McCarthy

La piccola libreria sul Tamigi” – Frida Skybäck

p.s. Non vi pare che Pinuccio sia bellissimo?

Pubblicato in: Libri

Il Club dei delitti del giovedì – Richard Osman * Impressioni di lettura

(Titolo originale “The Thursday Murder Club”, Traduzione di Roberta Corradin; originale pubblicato nel 2020, edizione italiana da me letta del 2020, SEM Libri)

Inizio con il dire che questo romanzo mi è piaciuto molto.

È il primo libro di una serie di tre (almeno per ora sono tre) romanzi che hanno come protagonisti quattro anziani che abitano a Coopers Chase, un centro residenziale per pensionati (benestanti) di proprietà del costruttore Ian Ventham. Il gruppo, autodefinitosi il “club dei delitti del giovedì”, è composto da due uomini e due donne, una delle quali, Elizabeth è sostanzialmente la leader. È un personaggio complesso, un poco manipolatrice ma anche comprensiva e fedele. Non svela mai quale sia stato il suo lavoro ma dal poco che dice si intuisce che debba avere avuto a che fare con lo spionaggio.

Elizabeth vive con il marito, Stephen, la cui mente sta lentamente perdendo in lucidità e capacità di concentrazione, anche se ancora riesce a giocare ancora bene a scacchi. Per verificare le proprie capacità mentali tiene un diario in cui ogni giorno scrive una domanda con la relativa risposta in fondo alla pagina relativa a due settimane dopo: quando sarà quel giorno vedrà se riuscirà a rispondere correttamente, la risposta giusta è annotata in fondo alla pagina.

Il Club dei delitti del giovedì è nato per l’interesse che Elizabeth e la sua amica Penny (ex ispettore di polizia) avevano per vecchi casi irrisolti a cui cercavano di trovare il colpevole. Alle due donne si sono poi uniti Ibrahim Arif (ex psigalogo) e Ron Ritchie (contestatore del sistema e padre di Jason, ex pugile piuttosto famoso). Dopo che la malattia di Penny l’ha costretta a vivere in clinica, in una sorta di coma, Elizabeth ha accolto nel club Joyce. Lo studio dei vecchi delitti costituisce un divertimento e una sfida ma ha anche lo scopo di evitare, se possibile, che dei colpevoli possano continuare ad essere liberi.

Proprio mentre il Club sta per iniziare a indagare sul vecchio omicidio di una ragazza pugnalata e morta dissanguata, un tipo non molto raccomandabile, Tony Curran, socio di minoranza di Ian Ventham, viene trovato morto. I quattro del Club decidono di aiutare la polizia indagando anche loro, con i loro metodi, decisamente originali ma produttivi. E, fra un segreto e l’altro, scoprono che gli omicidi hanno le radici nel passato…

Interrompo qui questo cenno sulla trama per non togliere la sorpresa a chi intende leggere questo libro, che consiglio.

La trama gialla è intrigante e complessa; i protagonisti collaborano (in modo “creativo”) con i due poliziotti che hanno la responsabilità dell’indagine (l’agente Donna De Freitas e il suo capo Chris Hudson) e tutti loro formulano di volta in volta diverse ipotesi e scoprono alcuni segreti prima di comprendere la verità. Il romanzo, comunque, non è, a mio parere, solo un giallo: gli aspetti psicologici e i rapporti e i dialoghi fra i vari personaggi sono importanti e altrettanto interessanti degli aspetti investigativi. Definire i membri del club come “arzilli vecchietti” (vedi sinossi del terzo romanzo) mi pare riduttivo e poco appropriato. I quattro sono attivi e hanno la mente pronta, non sono semplicemente “arzilli”.

La narrazione procede alternando due diversi punti di vista, uno in prima persona (il diario di Joyce, l’altro membro donna del club) e uno in terza onnisciente; entrambi sono al presente.

Nel romanzo vi sono varie riflessioni sulla fine della vita, sull’importanza di poter assaporare ogni giorno perché non si sa quanti ne restano, sull’impotenza nei confronti delle malattie degenerative che rendono le persone care non più in grado di comprendere e comunicare e sul dolore che ne consegue. Questa nota di tristezza e malinconia che serpeggia per tutto il libro è mitigata dall’ironia che pervade buona parte delle scene.

Personaggi

Donna De Freitas, agente di polizia

Chris Hudson, ispettore capo di polizia e capo di Donna

Ian Ventham, il proprietario del complesso residenziale

Tony Curran, socio di Ian e prima vittima

Bogdan, polacco, lavora per Ian

Padre Matthew Mackie, prete con dei segreti

Elizabeth

Stephen, marito di Elizabeth

Penny Gray, ex ispettore di polizia

John, marito di Penny

Joyce, ex infermiera, vedova

Ibrahim Arif, ex psicologo)

Ron Ritchie, contestatore del sistema

Jason Ricthie, ex pugile, figlio di Ron

Bernard Cottle, un altro dei residenti a Coopers Chase

Sinossi

Kent, Gran Bretagna. In una tranquilla e lussuosa casa di riposo quattro improbabili amici si incontrano una volta alla settimana per indagare sui casi di omicidi irrisolti. Elizabeth, Joyce, Ibrahim e Ron, tra calici di vino e torte alla vodka, studiano i fascicoli della polizia segretamente acquisiti dalla leader indiscussa del gruppo, Elizabeth.

Ma quando un brutale omicidio ha luogo proprio sulla loro soglia di casa, “Il club dei delitti del giovedì” si ritrova nel bel mezzo del primo caso in diretta. I quattro protagonisti saranno pure degli ottantenni, tuttavia hanno ancora qualche asso nella manica. Sono persone vivaci, straordinariamente agili ed energiche, decise a esercitare la loro notevole elasticità mentale nella ricerca di un assassino a piede libero. Per trovarlo si immedesimeranno nel personaggio dell’anziano curioso e vagamente ingenuo, così da raccogliere informazioni e inserirsi nelle indagini ufficiali con stratagemmi sorprendenti, che superano spesso il confine della legalità.

Richard Osman rompe gli schemi della narrativa poliziesca, dipanando un racconto pieno di suspence ma incredibilmente divertente, e il collegamento tra gli intrepidi investigatori e la polizia, che potrebbe sembrare ardito, funziona magnificamente.

L’arguzia secca e l’umorismo britannico danno a questo romanzo un sapore particolare e i suoi personaggi simpatici e accattivanti ci catturano sin dall’inizio. Un esordio insolito e coinvolgente.

L’autore

(dall’ebook) Richard Osman (1970) è un presentatore televisivo, produttore, regista e scrittore inglese. Questo è il suo esordio.

gli altri 2 romanzi

L’uomo che morì due volte (Il Club dei delitti del giovedì Vol. 2)

Elizabeth, Joyce, Ron e Ibrahim – Il Club dei delitti del giovedì – sono ancora scossi dal loro primo caso risolto e non vedono l’ora di godersi un po’ di pace e tranquillità nell’elegante residence per pensionati dove vivono. Ma l’imprevisto incombe…

Elizabeth riceve la lettera di un ex collega dei Servizi Segreti che ha commesso un grosso errore e ha bisogno del suo aiuto. È stato accusato di aver rubato diamanti per milioni di sterline agli uomini sbagliati e per questo motivo è in fuga da un mafioso violento e vendicativo. Mentre i cadaveri iniziano ad accumularsi, Elizabeth arruola gli amici di sempre del Club per dare caccia a uno spietato assassino. Questa volta si scontrano con un nemico che non farebbe una piega nel mettere fuori combattimento quattro anziani…

Riusciranno i vecchi amici a risolvere l’enigma prima di diventare a loro volta vittime? E se trovassero anche i diamanti? Be’, non sarebbero un bonus gradito?

Con la seconda indagine del Club dei delitti del giovedì, Osman si conferma un autore ricco di inventiva e dalla penna godibile e divertente, con uno stile irriverente e politicamente scorretto.

Il colpo che mancò il bersaglio (Il Club dei delitti del giovedì Vol. 3)

È un giovedì come tanti, uno di quelli in cui tutto sembra svolgersi all’insegna della normalità. Tranne che, per il Club dei delitti del giovedì, i guai sono sempre in agguato.

Un personaggio della televisione locale, a caccia di un titolo forte per l’apertura del telegiornale, si mette in contatto con i nostri quattro protagonisti, che stanno indagando sul presunto suicidio di Bethany Wate, precipitata mentre era a bordo della sua auto da una strada di montagna, il cui corpo non è mai stato trovato.

Nel frattempo Elizabeth, uno dei quattro membri del Club, viene avvicinata da un uomo che ha una proposta per lei: o accetta di uccidere una certa persona o sarà lei a morire…

Mentre Elizabeth è alle prese con la sua coscienza (e una pistola), la banda e i suoi improbabili nuovi amici, tra cui star della tv, riciclatori di denaro ed ex colonnelli del KGB, cercano di risolvere il mistero. Riusciranno a catturare il colpevole e a salvare Elizabeth prima che l’assassino colpisca di nuovo?

L’ultima indagine di una banda di vecchietti arzilli, investigatori speciali, in un romanzo appassionante e divertente.

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Il sanatorio (Detective Elin Warner, #1) – Sarah Pearse * Impressioni di lettura

(titolo originale “The Sanatorium”, 2020; traduzione di Laura Miccoli, edizione italiana digitale del 2021, Newton Compton editori)

Un thriller che, a mio parere, non rispetta le promesse.

La narrazione è al presente e questo rende la storia molto viva e trovo che la scelta sia stata particolarmente efficace. Purtroppo, per me, questo è il solo aspetto positivo del romanzo che, complessivamente, risulta deludente.

L’ambientazione, un lussuoso hotel letteralmente sperduto sulle Alpi svizzere in una zona a rischio di valanghe, sarebbe suggestiva e alienante quanto basta ma in certo modo non è valorizzata/sfruttata al meglio, salvo che per il fatto che le pessime condizioni meteorologiche impediscono alla polizia svizzera di raggiungere l’hotel e quindi di proteggere gli ospiti e i lavoratori che sono in balia di un assassino misterioso.

La protagonista è una detective inglese temporaneamente in congedo dopo un caso difficile che le ha causato problemi psicologici, Elin, che giunge nell’hotel per festeggiare il fidanzamento del fratello e che si trova coinvolta in prima persona negli eventi delittuosi che avvengono sotto i suoi occhi. Elin quindi indaga, essendo l’unica persona che può farlo, tenendosi parzialmente in contatto telefonico con la polizia svizzera, modificando più volte i suoi sospetti su chi può essere il colpevole. A me pare che non agisca con troppa logica o intuizione da investigatrice, forse i suoi trascorsi, sia familiari sia lavorativi, possono essere una giustificazione sufficiente, ma non l’ho trovata un personaggio convincente.

Anche il finale, certo la cosa più difficile da scrivere, o meglio la motivazione degli omicidi, mi è sembrata deludente (questo me l’aspettavo), per non parlare dell’epilogo che rimanda a un possibile seguito e a qualcosa di non concluso.

Insomma, non mi pare che la fama di cui si parla nella presentazione sulla vetrina di amazon sia così meritata.

Sinossi

Un lussuosissimo hotel ad alta quota sulle alpi svizzere è l’ultimo posto in cui Elin Warner vorrebbe trovarsi. Ma si è presa una pausa dal lavoro di detective, e così, quando riceve di punto in bianco l’invito a festeggiare il fidanzamento del fratello, non ha altra scelta che accettare.

Arrivata nel bel mezzo di una tempesta violentissima, Elin si sente subito nervosa: l’atteggiamento di suo fratello Isaac le sembra strano e c’è qualcosa in quell’hotel, completamente isolato, che le dà i brividi. Forse ha a che vedere con il fatto che prima della ristrutturazione fosse stato un sanatorio abbandonato…

Quando, la mattina dopo, gli invitati scoprono che Laure, la promessa sposa, è scomparsa senza lasciare traccia, il disagio di Elin cresce, mettendola davanti a domande che non avrebbe mai voluto porsi. Suo fratello ha qualcosa a che fare con la sparizione della fidanzata?

La neve caduta blocca l’accesso all’hotel e il panico comincia a diffondersi tra gli ospiti. Nessuno si è ancora reso conto che un’altra donna è scomparsa. Ed è l’unica che avrebbe potuto avvertirli del pericolo…

Pubblicato in: Libri

Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey – Mary Anna Shaffer e Barrows Annie * impressioni di lettura

(Titolo originale “The Guernsey Literary and Potato Peel Pie Society”, trad. Giovanna Scocchera ed Eleonora Rinaldi; originale pubblicato nel 2008; edizione italiana da me letta; (digitale) Astoria del 2017)

Non sono un’amante dei romanzi epistolari, spesso li evito, ma questo (che ho acquistato perché pubblicizzato, mi pare, e di sicuro perché in promozione e anche per l’originalità del titolo) mi è piaciuto moltissimo, perché scritto in modo magistrale. Vi sono tanti personaggi che si scambiano lettere e forniscono così al lettore ciascuno il proprio punto di vista su varie vicende, principalmente sull’occupazione tedesca delle isole della Manica, di cui fa parte Guernsey. La corrispondenza ruota intorno a Juliet Ashton: fra lei e il suo editore, che è anche suo amico e fratello della sua migliore amica e poi fra lei e un gruppo di abitanti di Guernsey, le persone che appartengono appunto al club del libro e della torta di bucce di patata. Di lettera in lettera si costruisce la storia dell’occupazione da parte delle truppe tedesche di Guernsey, durata circa cinque anni: una situazione spesso difficile e pericolosa, perché il rischio di essere arrestati e mandati in un campo di concentramento per un fatto da niente era sempre presente.

È una storia vista con gli occhi delle persone che l’hanno vissuta, si potrebbe dire locale, benché, inevitabilmente, fedele riproduzione della storia che si svolgeva contemporaneamente a livello mondiale (microcosmo-macrocosmo, insomma). Ci sono fra gli occupanti tedeschi alcuni con cui è possibile instaurare qualche tipo di rapporto, altri intransigenti e crudeli. Ci sono fra gli isolani quelli disposti a sacrificare la propria vita pur di salvare un’altra persona e quelli pronti a tradire per qualche privilegio o per un po’ di denaro.

La narrazione è condotta con mano lieve anche nei momenti più drammatici. Alle vicende degli anni di guerra si alterna il racconto che Juliet fa, talvolta anche con un certo humour, del suo lavoro e dei suoi movimenti agli amici (sostanzialmente il suo editore e la sorella di lui), dapprima da Londra e poi proprio da Guernsey.

Sono consapevole di non aver saputo rendere giustizia a questo romanzo con le mie parole, per cui concludo consigliandone la lettura.

Sinossi

Coraggio, amicizia, resistenza al nazismo, amore per i libri raccontati nella cornice di una storia d’amore.

È il 1946 e Juliet Ashton, giovane giornalista londinese di successo, è in cerca di un libro da scrivere. All’improvviso riceve una lettera da Dawsey Adams – che per caso ha comprato un volume che una volta le era appartenuto — e, animati dal comune amore per la lettura, cominciano a scriversi. Quando Dawsey le rivela di essere membro del Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey, in Juliet si scatena la curiosità di saperne di più e inizia un’intensa corrispondenza con gli altri membri del circolo. Mentre le lettere volano avanti e indietro attraverso la Manica con storie della vita a Guernsey sotto l’occupazione tedesca, Juliet scopre che il club è straordinario e bizzarro come il nome che porta. Una commedia brillante (anche se nel corso della narrazione emergono tradimenti, bassezze, vigliaccherie) che parla di amore per i libri, di editori, scrittori e lettori, e poi di coraggio di fronte al male, di lealtà e amicizia, e di come i libri ti possano salvare la vita.

Da Wikipedia

Guernsey, ufficialmente Baliato di Guernsey (in inglese Bailiwick of Guernsey; in francese Bailliage de Guernesey; in guernesiais Bailliage dé Guernési) è una dipendenza della Corona britannica, costituita dall’omonima isola e da altre più piccole, tutte situate nel canale della Manica, di fronte alle coste nordoccidentali della Francia.

La dipendenza dalla Corona Britannica non comporta appartenenza al Regno Unito, infatti è dotata di governo autonomo; il suo capo di Stato de iure è il sovrano del Regno Unito, che però vi esercita il potere in quanto Duca di Normandia, e non come sovrano del Regno Unito; suo delegato è un tenente governatore, che è il capo di Stato de facto; il potere esecutivo è invece esercitato dal governo di Guernsey, presieduto dal balivo, che è in pratica il primo ministro del Paese.

Per quanto riguarda i rapporti internazionali Guernsey è rappresentata dal Regno Unito.

Nel 1940 vi fu l’occupazione tedesca delle isole del Canale, che si protrasse per la maggior parte della seconda guerra mondiale. Poco prima dell’occupazione, molti bambini furono evacuati in Inghilterra, presso parenti o estranei. Durante l’occupazione alcuni civili furono deportati nel Lager Lindele, campo di concentramento a sud della Germania, vicino a Biberach an der Riß. Tra questi, vi fu Sir Ambrose Sherwill, che più tardi divenne Balivo di Guernsey. Tre civili di fede ebraica furono invece deportati ad Auschwitz, senza fare più ritorno.

Ad Alderney fu costruito un campo di concentramento, principalmente per abitanti dell’est europeo, l’unico costruito su terra britannica. Tuttora è ricordato da un memoriale noto col nome di Alderney, in francese Aurigny.

Guernsey fu pesantemente fortificata durante la seconda guerra mondiale, le cui tracce sono tuttora visibili. Essa e le isole vicine furono gli ultimi territori occupati dalle truppe tedesche ad arrendersi il 16 maggio 1945.

Pubblicato in: I miei libri, Romance & rosa

La scommessa – Doppio gioco * ebook * nuova cover

Una nuova cover (opera di Romance Cover Graphic) e un sottotitolo per il mio romanzo: “La scommessa – Doppio gioco“.

Una storia rosa con sfumature gialle.

Sinossi

Asia è una giovane donna intelligente e determinata che, dopo la morte dei genitori, gestisce insieme al fratello gemello Adriano l’azienda di famiglia, la Puccini System, che produce sofisticati sistemi di Intelligenza Artificiale.
Da qualche tempo la Riv Solution, una delle ditte concorrenti, sviluppa prodotti troppo simili a quelli della Puccini System e questo induce i gemelli a ritenere che qualcuno rubi i loro progett
i.
Asia, esasperata dalla situazione, decide di occuparsi in prima persona delle indagini e scommette con il fratello di riuscire a individuare come avvengono i furti di idee e chi li commette. Si fa perciò assumere, sotto falso nome, dalla Riv Solution.
Fino dai primi giorni, il suo capo e un altro dirigente, entrambi uomini affascinant
i, iniziano a contendersi le sue attenzioni con inviti a cena e partite di tennis. Asia cerca di non lasciarsi coinvolgere ma il suo è un doppio gioco che si fa sempre più difficile perché le indagini sembrano indicare che il colpevole sia proprio l’uomo di cui si sta innamorando…

Pubblicato in: Citazioni, Libri

Uno, nessuno e centomila – Luigi Pirandello * Citazione #10

Un brano sull’incomunicabilità, ovvero sulla solitudine, come del resto è tutto il romanzo.

Fermarsi per un poco a guardare uno che stia facendo anche la cosa più ovvia e consueta della vita; guardarlo in modo da fargli sorgere il dubbio che a noi non sia chiaro ciò che egli stia facendo e che possa anche non esser chiaro a lui stesso: basta questo perché quella sicurezza s’adombri e vacilli. Nulla turba e sconcerta più di due occhi vani che dimostrino di non vederci, o di non vedere ciò che noi vediamo.

«Perché guardi così?»

E nessuno pensa che tutti dovremmo guardare sempre così, ciascuno con gli occhi pieni dell’orrore della propria solitudine senza scampo.

Pubblicato in: Segnalazione nuove uscite

Destinazione Amazon Ads – Michele Amitrani * segnalazione

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