Pubblicato in: Libri, Scrittura

Libri sulla scrittura – 2

Un altro breve elenco di libri che trattano di scrittura e di lettura.

Raymond Carver – Il mestiere di scrivere

Stephen King – On writing

Flannery O’Connor – Nel territorio del diavolo

Patricia Highsmith – Come si scrive un giallo

Roland Barthes – Il grado zero della scrittura

Vincenzo Cerami – Consigli a un giovane scrittore

Daniel Pennac – Come un romanzo

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HENNING MANKELL, PRIMA DEL GELO

Da qualche parte aveva letto di una radura che poteva essere trovata solo da chi si era perso. Era una metafora della vita umana. L’inaspettato attendeva chi aveva il coraggio di perdersi. Se si aveva il coraggio di imboccare le strade secondarie, si potevano vivere emozioni precluse a coloro che rimanevano sull’autostrada. Io vado alla ricerca dei sentieri dimenticati, pensò. Vie che attendono di essere ridestate da un sonno profondo. Le case disabitate vanno in rovina. È così anche per i sentieri. Le strade che non vengono usate muoiono.

(Pag. 73, pensieri di un personaggio che è “l’archeologia dei sentieri svedesi”.)

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OSVALDO SORIANO, PIRATI, FANTASMI E DINOSAURI

da “Dopo il finale” tratto da PIRATI, FANTASMI E DINOSAURI (1996)

di Osvaldo Soriano (1944 – 1997)

(l’inizio)

Quando mette il tanto desiderato punto finale al suo libro, lo scrittore si sente Tarzan re della foresta, Superman che vola sopra l’Empire State. Carlos Gardel che esce dal Tabarìs. Ma la sensazione dura soltanto qualche istante: subito dopo viene il vuoto, l’idea terrificante che mai più lo andranno a trovare il gatto di Baudelaire o lo spirito di Checov. Eppure, le duecento e più pagine sono sulla scrivania e quando lo scrittore le guarda si dice che bellezza, eccolo qui il risultato di due, tre, quattro anni di lavoro. C’è chi idealizza lo scrittore e lo immagina immacolato, chino sulla carta con gli occhiali calati fino alla punta del naso e la pipa tra i denti alla ricerca della parola giusta per una frase che deve suonare perfetta. È vero che quell’uomo o quella donna impegnano il meglio di loro stessi, ma la strada è così lunga, scoscesa e incerta che quando finisce la sua giornata si sente senza energie come un postino sciancato.

Per affrontare la lunga marcia è opportuno essere in buona salute, dormire bene e procurarsi una tranquillità che raramente gli altri, occupati nelle cose importanti della vita, sono disposti a concedere. Ernest Hemingway diceva che “l’unica cosa di cui uno scrittore può essere sicuro lungo l’arco della propria esistenza è che tutti quanti cercheranno di impedirgli di scrivere. Famiglia, scuola, esercito, soldi, politica, amici, nemici, conoscenti e critici.”

(la fine)

In altre forme d’arte l’aiuto è in qualche modo possibile; in letteratura, l’autore è sempre solo come un maratoneta. E da quella solitudine lo deve tirare fuori qualsiasi cosa: musica celeste e rumore di viscere. Come pure una certa forma di bellezza e la peregrina illusione che un giorno qualcuno decida di aprire il suo libro per vedere se valga la pena di rubare ore al sonno con qualcosa di così assurdo e pretenzioso come una pagina piena di parole.

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E-BOOK -2 – UNA PROMOZIONE

foto 12 eBook

Se vi piacciono gli e-book o se non ne avete mai scaricato uno, potreste approfittare della promozione che trovate a questo link:

http://scrittoritalianindipendenti.weebly.com/le-nostre-promozioni.html

per acquistare su amazon.it e-book Kindle a meno di un euro.

La promozione ha una durata di dieci giorni: termina il 3 dicembre.

Pubblicato in: Libri, Scrittura

E-BOOK – 1 – una breve riflessione

A me, che amo il frusciare della carta e il profumo dell’inchiostro, fino a poco tempo fa l’e-book sembrava un superfluo prodotto della civiltà dei consumi.

Però sono curiosa e quindi sperimento. Così mi sono munita di e-book reader (il marchingegno per leggere gli e-book, appunto) e ho scoperto che, pur mancando del fascino del buon vecchio libro di carta, l’e-book ha alcune proprietà non disprezzabili.

3 proprietà dell’e-book

La prima: in un oggetto piccolo come un tascabile si possono memorizzare centinaia di testi e disporre così di una biblioteca ben fornita che pesa poco e occupa scarso volume, comoda da portarsi dietro in ogni occasione.

La seconda: molti e-book reader dispongono di dizionari che è possibile consultare come un vocabolario tradizionale, con un indubbio risparmio di peso e volume ma anche durante la lettura di un testo. Per accedere al il significato della parola che si sta leggendo basta un semplice tocco (touch) e trovo che questo sia particolarmente comodo soprattutto per testi scritti in lingue diverse dall’italiano.

La terza: nell’e-book si può impostare la dimensione dei caratteri con cui è scritto il testo; la variazione si ottiene molto semplicemente e si può ripetere quante volte si vuole. Basta con i libri scritti in caratteri minutissimi…

Qualche altra informazione sugli e-book reader

In un e-book reader sono previste altre funzioni fra cui l’inserimento di segnalibri e di note; la possibilità di posizionarsi a una certa pagina; la possibilità di collegarsi a internet.

Le caratteristiche variano da un e-book reader a un altro ma quelle che ho elencato dovrebbero essere presenti più o meno su tutti. Per informazioni dettagliate occorre leggere articoli sui dati tecnici degli e-book reader, anche degli stessi produttori.

Infine qualche parola sul video: può essere o meno retroilluminato (retroilluminato vuol dire che è come quello del computer, con la luce dietro, appunto). Il video non retroilluminato ha un effetto pagina di carta, la lettura stanca gli occhi quanto quella di un libro di carta ma, ovviamente, non si vede al buio. Il video retroilluminato non ha bisogno di luce per farsi leggere ma stanca la vista un po’ di più (come quello del computer).

Formati diversi

Prima di concludere ricordo che gli e-book sono scritti in vari formati e
ogni e-book reader può leggerne solo alcuni. Quindi quando si acquista o scarica da internet un e-book occorre accertarsi che sia compatibile con il nostro e-book reader.

Esistono comunque dei programmi (alcuni scaricabili gratuitamente da internet) che “traducono” un e-book da un formato a un altro.

Con formato si intende la modalità di codificare i dati (ovvero il modo in cui i caratteri che conosciamo vengono trasformati in sequenze di zero e uno nelle memorie dei computer e di tutti i supporti digitali – digitale deriva da digit, cifra in inglese).

Non solo e-book reader

Un e-book reader non è comunque indispensabile per leggere un e-book, perché basta un computer, un tablet o uno smartphone (in tutti e tre i casi con il relativo software, spesso reperibile in rete).

Avete osservazioni?

Pubblicato in: I miei libri, Matematica

LIDIA, CHE DETESTA LA MATEMATICA

Lidia Copertina

è un mio romanzo per ragazzi, pubblicato alla fine di giugno 2013 da Scienza Express

Lidia ha 15 anni e sta per iniziare la prima liceo scientifico. È reduce da una grande delusione: l’amica del cuore le ha rubato Luca, il ragazzo che le piaceva. Inoltre dubita di aver scelto la scuola giusta perché non le piace la matematica e non ci capisce niente.

L’inizio della scuola, matematica a parte, è promettente: fa amicizia con i nuovi compagni, in particolare con Danila, ragazza molto diversa da lei ma con cui si trova benissimo.

Il primo compito di matematica, però, si rivela più disastroso del previsto e la madre le annuncia che dovrà prendere subito lezioni. Lidia decide di farsi aiutare da Oscar, un calzolaio che ha conosciuto per caso il giorno in cui ha saputo del “tradimento” dell’amica del cuore e con cui ha fatto amicizia. L’uomo è un matematico dilettante e le ha più volte proposto di aiutarla con questa materia. La madre di Lidia, nonostante i propri dubbi, acconsente a farla studiare con lui. La scelta si rivela vincente: Oscar saprà comunicare a Lidia la passione che animava i matematici del passato raccontandole le loro storie e lei, oltre a migliorare i suoi voti, imparerà ad apprezzare la bellezza di questa scienza e scoprirà che è molto più affascinante di quanto avesse mai immaginato.

Intanto la delusione provata per Luca si dissolve e l’amica Danila le rivela che Leonardo, un compagno di classe, è cotto di lei e le consiglia più volte di mettersi con lui. Lidia dapprima giudica il ragazzo insignificante (anche perché è timido), poi, soprattutto dopo una domenica sulla neve, scopre di avere diversi interessi in comune con lui (fra cui lo sci e la pittura moderna). Fra un litigio e l’altro, dopo un accenno di flirt con un compagno più grande, Lidia realizza di essere attratta da Leo, ma teme che sia troppo tardi per farglielo capire…

***

Nel romanzo ci sono sostanzialmente due fili che si intrecciano:

– le vicende scolastiche e soprattutto il rapporto della protagonista con i compagni e le compagne di classe, in particolare con l’amica Danila e con Leonardo;

– l’amicizia con il calzolaio amante della matematica, che, durante le lezioni che tiene a Lidia per aiutarla a rimediare il 3 preso nel primo compito, le comunica la propria passione per la matematica, contagiandola più di quanto lei stessa non voglia ammettere.

Vi sono vari brevi brani sulla storia della matematica e cenni ad alcuni matematici e matematiche famosi; mi piacerebbe che questi brani destassero nei lettori, soprattutto nei giovani, interesse e curiosità per la matematica (che io amo molto), un po’ come accade a Lidia con l’amico Oscar.

Ho scritto questa storia mettendo insieme due (ma anche di più) delle mie passioni: la scrittura e la matematica, raccontando le vicende possibili di una ragazzina la cui vita non è tormentata da tragedie particolari, ma solo dai piccoli problemi della prima adolescenza che a lei che li vive sembrano grandi: Lidia è alle prese con le prime cotte, con vecchie e nuove amicizie, con le difficoltà scolastiche, con la scoperta di nuovi insospettabili interessi: avventure quotidiane che a chiunque può capitare di vivere.

Penso che si potrebbe descrivere questo romanzo come “un rosa con Matematica”.

Pubblicato in: Libri, Scrittura

Libri sulla scrittura – 1

Una prima bibliografia di libri che trattano, più o meno direttamente, di scrittura:

Natalie Goldberg – Scrivere zen

Natalie Goldberg – Wild mind (in inglese)

Gianni Rodari  – Grammatica della fantasia

Italo Calvino – Lezioni americane

Rayond Queneau – Esercizi di stile

Francis Scott Fitzgerald – Le belle storie si raccontano da sole

Mario Vargas Llosa – Lettere a un aspirante romanziere

Pubblicato in: Citazioni, Scrittura

ROSA MONTERO, LA PAZZA DI CASA

Uno scrittore scrive sempre.

E poi scrivere fiction significa portare alla luce un frammento dall’inconscio più profondo.

Noi romanzieri, scrivani incontinenti, scagliamo parole e parole contro la morte, senza sosta, come arcieri arroccati sulle torri di un castello in rovina. Ma il tempo è un drago invulnerabile che divora tutto.

Da LA PAZZA DI CASA di ROSA MONTERO

Pubblicato in: zero

Sulle categorie

Una parola a proposito delle categorie che ho definito. Il mio primo intento è quello di non inserirne troppe, né troppo ramificate (cioè una categoria madre con tante categorie figlie che a loro volta hanno altre figlie…) per rendere semplice la ricerca e l’inquadramento degli articoli ai possibili lettori, anche se, probabilmente, saranno comunque meno dei famosi 25 lettori manzoniani…

ZERO è la categoria in cui raccoglierò tutti gli articoli non inquadrabili in una delle altre. Perché ho scelto questo nome? Di sicuro come omaggio alla Matematica, per la quale lo zero è un elemento (chiamarlo solo numero mi pare poco) essenziale (è stata dura la vita fino a che non è stato scoperto) e poi anche perché con questa parola si può identificare l’inizio e quindi, per esempio, un alloggio temporaneo in attesa magari di trovarne uno più adatto, ovvero una nuova categoria dedicata a quell’argomento.

Magari non è così che si fa. Nel senso che non è così che farebbe un esperto blogger. Ma io ho appena cominciato… e durante il noviziato si commettono errori. Anche dopo, in realtà.

Si potrebbe parafrasare il titolo di una commedia di Eduardo De Filippo: Gli errori non finiscono mai

Ho parlato di categorie madri anche se nelle strutture ad albero di solito di parla di padri: questo perché sono ispirata da una certa inclinazione femminista.

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MURAKAMI HARUKI, NEL SEGNO DELLA PECORA

Il mondo… questa parola mi fa sempre pensare a un’enorme tavola rotonda tenuta su con sforzo spasmodico da elefanti e tartarughe. Gli elefanti non capiscono il ruolo delle tartarughe, le tartarughe non capiscono il ruolo degli elefanti, e sia gli uni che le altre non capiscono a cosa serva il mondo.

Da NEL SEGNO DELLA PECORA, di MURAKAMI HARUKI (pag. 91)