Pubblicato in: Interviste self, Libri

Intervista a Marialuisa Moro

Eccoci al primo appuntamento con le interviste agli autori self. Oggi vi presento un’autrice di cui ho letto e commentato vari ebook: Marialuisa Moro. Da pochi giorni è uscito il suo ultimo ebook, dal titolo Orrore a Helsinki: thriller finlandese.

  1. Perché scrivi? Qual è la molla che ti spinge a farlo? Per me scrivere è un’esigenza insopprimibile, un modo di comunicare con gli altri.
  2. Perché hai scelto di scrivere thriller, noir, horror? Cosa ti consentono di esprimere? Mi piace sondare i misteri dell’animo umano e dipingere la gente nella sua realtà quotidiana: i generi sopra citati sono quelli che per me più si adattano a questo scopo.
  3. Da cosa prendi spunto per le tue storie? Dalla vita reale che mi circonda, dalle mie esperienze, da persone che conosco, da fatti di cui sento parlare e dalle letture che faccio.
  4. Quanto c’è di autobiografico nelle tue storie? Molto, se intendiamo eventi e persone che hanno fatto parte della mia vita. Direttamente, di autobiografico c’è poco o niente. Non c’è nessun personaggio in realtà che rifletta me stessa, perché ognuno di essi è una mistura di tanti elementi diversi che fanno parte del mio vissuto.
  5. Cosa ti resta più difficile nello scrivere? (Ad esempio l’inizio, la fine, la revisione…) La revisione. La detesto, è la parte veramente ingrata di tutto il processo. Ed estremamente noiosa. Oltre tutto, per quanto riveda, trovo all’infinito qualcosa che sta meglio o una parola più adatta… E’ snervante! Devo costringermi a dire BASTA!
  6. Cosa ti entusiasma di più nella scrittura? L’idea primaria e il processo di elaborazione della trama. Si accende la scintilla, ma poi bisogna creare i dettagli e fare in modo, se si tratta di un thriller, che tutti gli elementi coincidano secondo un nesso logico, fare attenzione a disseminare indizi e sospetti al momento giusto. Richiede elaborazione, ma è divertente. Di solito organizzo questi elementi durante lunghe passeggiate solitarie.
  7. Cosa cerchi o pensi di comunicare/condividere con i tuoi lettori? Le mie idee sulla vita e sull’animo umano. Cerco inoltre di offrire ai lettori qualche ora di piacevole lettura che li astragga dalla vita quotidiana.
  8. Quali sono le tue letture preferite, intese sia come genere che come libri singoli? Naturalmente, i thriller. Anni fa ho fatto una scorpacciata di thriller scandinavi, che senza dubbio mi hanno influenzata, ma non disdegno neanche gli altri generi, purché siano ben scritti e la trama sia interessante. Come autore, adoro Ken Follett, che leggo in lingua originale.
  9. Da quanto tempo scrivi? In maniera costante a partire dal duemila. Prima si trattava di opere abbozzate e non finite. Non tengo conto del mi primo romanzo, scritto a dodici anni.
  10. Trovi stimolante, utile, piacevole la collaborazione con colleghi o preferisci evitarla? La trovo molto utile. Il confronto aiuta a crescere e a migliorare. Leggo sempre molti libri dei colleghi di FB e faccio tesoro dei loro appunti.
  11. Progetti per il futuro, relativamente alla scrittura e dintorni? Progetti? Se una casa editrice di un certo spessore mi notasse, facendomi una buona offerta, sarebbe certo gratificante per me, ma, anche se non accadrà, mi va bene anche così. Ho il mio pubblico di lettori e mi basta. Ognuno di noi scrive per essere letto e questa per me è la soddisfazione principale.

Ringrazio Marialuisa Moro per le sue risposte e per le sue storie che vi invito a scoprire, se già non l’avete fatto.

Ecco due dei suoi thriller:

cover Tarocchi                                        cover puzzle da MM

 

 

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