Pubblicato in: Citazioni, versi

I gatti lo sapranno – poesia di Cesare Pavese

Poesia scritta nell’anno della morte, il 10 aprile (nato il 9 settembre 1908, Cesare Pavese si toglie la vita nella notte fra il 27 e il 28 agosto del 1950). Amo molto il ritmo di queste poesie… l’ho già scritto, lo so.

Ancora cadrà la pioggia

sui tuoi dolci selciati,

una pioggia leggera

come un alito o un passo.

Ancora la brezza e l’alba

fioriranno leggere

come sotto il tuo passo,

quando tu rientrerai.

Tra fiori e davanzali

i gatti lo sapranno.

Ci saranno altri giorni,

ci saranno altre voci.

Sorriderai da sola.

I gatti lo sapranno.

Udrai parole antiche,

parole stanche e vane

come i costumi smessi

delle feste di ieri.

Farai gesti anche tu.

Risponderai parole –

viso di primavera,

farai gesti anche tu.

I gatti lo sapranno,

viso di primavera;

e la pioggia leggera,

l’alba color giacinto,

che dilaniano il cuore

di chi più non ti spera,

sono il triste sorriso

che sorridi da sola.

Ci saranno altri giorni,

altre voci e risvegli.

Soffriremo nell’alba,

viso di primavera.

Pubblicato in: I miei libri, Racconti

Noi gatti – racconto

Un racconto brevissimo dalla raccolta “Lo specchio” (ebook kindle).

Tetti fa rima con gatti, e non è per caso, perché proprio noi ne siamo i padroni, i signori. Nelle notti di luna, come nelle notti più nere, la città intera è sotto le nostre zampe morbide, e intavoliamo dialoghi con le finestre accese e le persiane accostate, ed inviamo richiami per aver notizie degli amici lontani. I nostri baffi esplorano l’aria e ci indicano traiettorie sicure e misteriose, dove il nostro istinto ci guida, da una grondaia a un camino, da un terrazzo al campanile di una vecchia chiesa.

Noi vegliamo il vostro sonno e inventiamo sogni che vi tengano compagnia mentre dormite. Noi, che piccoli e agili abbiamo grandi cuori, noi, su cui narrate favole, NOI SIAMO.

cover Lo specchio

 

Pubblicato in: Libri, Racconti

Pecore con gli scarponi, #23

Il depliant

Alla fine, dopo vari ripensamenti, Laura decise che non ci sarebbe stato niente di strano se avesse portato il depliant al benzinaio. Così una mattina passò di nuovo davanti alla finestra dei gatti ed ebbe la fortuna di vederli entrambi, uno acciambellato e uno intento alla toilette. Un buon inizio di giornata.

Al distributore c’erano un’utilitaria e un motorino, ma lui, mentre serviva l’auto la vide e la salutò. Quando fu il suo turno gli porse il depliant:

Quando è venuto in biblioteca ho dimenticato di darle questo.”

Grazie. Sono molte le cose che devo sapere?”

Se ha buona memoria non importa che lo legga, praticamente le ho già spiegato tutto. Comunque qui c’è anche il numero di telefono della biblioteca e gli orari di apertura.”

Bene. È stato gentile da parte sua portarmelo.”

Dovevo fare il pieno, come ha visto.”

Si schermì Laura, poi accese il motore e si avviò, salutando con un cenno della mano. Vide nello specchietto che lui le sorrideva.

 

Pubblicato in: Libri, Racconti

PECORE CON GLI SCARPONI, #5

La finestra

Andando al lavoro passava sempre dalla stessa strada, un percorso obbligato, per così dire. Un’abitudine, in realtà.

Quando si fermava al secondo stop del suo itinerario, a un incrocio a forma di “T”, fronteggiava una fila di case terra tetto degli anni Cinquanta, di quelle divise, o meglio protette, dal marciapiedi e dalla strada dallo spazio di un piccolo giardino. Si somigliavano tutte, avevano la porta d’ingresso a due finestre corte, con le persiane verdi o marroni.

Sul davanzale interno della finestra di sinistra della terza casa c’erano due cuscini, uno dietro a ciascuna anta, e spesso su ognuno, un gatto.

Gattino

Uno dei due gatti era prevalentemente nero, l’altro invece bianco con grosse macchie scure un po’ tigrate. Di solito dormivano o comunque erano acciambellati o accovacciati, ma qualche volta uno dei due era seduto e guardava fuori. Mentalmente Laura li salutava, e, se per qualche giorno non li vedeva, si chiedeva se si fossero ammalati o peggio. Erano parte del suo orizzonte, erano dentro la sua vita, anche se probabilmente non li avrebbe mai neppure sfiorati né si sarebbe avvicinata più di quanto faceva ogni giorno, passando. Quante cose, pensava, erano dentro la sua vita senza sapere di esservi, come quei gatti.

Chissà se anche lei era nella vita di qualcuno e non lo sapeva. Forse fra i frequentatori della biblioteca qualcuno aveva incluso lei, la bibliotecaria grassa, nel suo orizzonte. Forse perché era grassa, forse perché aiutava a cercare i libri, forse perché il suo orizzonte era così vuoto che metterci almeno lei era meglio di nulla.

 

Pubblicato in: Almanacco, Libri

Almanacco: scrittrici e scrittori nati il 20 giugno

Lilian Jackson Braun (1913 – 2011), scrittrice statunitense.

Ha scritto molti gialli in cui anche i gatti sono protagonisti. Parecchi anni fa ho letto “Il gatto che giocava all’ufficio postale” e “Il gatto che leggeva alla rovescia”.

Valerio Evangelisti (1952 – 2022), scrittore italiano.

Ho letto dei brani di un romanzo con l’inquisitore Nicolas Eymerich, in cui si parlava anche di Rudolf Steiner, fondatore dell’antroposofia, erano pubblicati su un quotidiano parecchi anni fa. Ho anche iniziato “Metallo rovente”, ma proprio non faceva per me.

Noemi Gastaldi, scrittrice italiana.

Autrice fra l’altro dei libri/ebook fantasy della saga “Oltre i confini”: “Il tocco degli spiriti antichi”, “Il battito della bestia”, “Il canto delle forze ancestrali“.

Ho letto il primo volume e mi è piaciuto molto, così ho preso anche il secondo e sono quasi alla fine anche di quello. Sono storie molto originali, fantasy con una lieve velatura di esoterismo; li trovo molto raffinati e ben scritti. I testi sono arricchiti da bei disegni in bianco e nero sulle copertine e anche all’interno dei libri stessi. A questo link la mia intervista all’autrice.

Questa la mia recensione pubblicata su Amazon al primo ebook:

Raffinato e originale

La storia si svolge parallelamente in due mondi: quello reale, consueto, e quello “oltre i confini”, abitato da spiriti antichi e potenti, non sempre benevoli, anzi spesso ingannatori, nei confronti degli esseri umani.

L’autrice introduce i personaggi gradualmente e altrettanto gradualmente ci mostra i paesaggi e la natura del mondo oltre i confini, un luogo a cui solo le poche persone che hanno un dono speciale riescono ad accedere. Procedendo nella lettura ci si trova immersi, quasi senza rendercene conto, nella duplice realtà in cui vive la protagonista, Lucilla, per accompagnarla nella sua emozionante avventura di conoscenza e di scoperta, sia del mondo oltre i confini che di se stessa e delle sue potenzialità.

Un romanzo fantasy molto originale, da leggere.