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Pocofuturo – Sergio Beducci * Segnalazione

Segnalo la pubblicazione di questa raccolta di interessanti racconti in ebook, proponendo un breve brano dal racconto “Alice se ne va“:

Alice ha quattordici anni e non vuole più crescere. È alta un metro e sessantacinque centimetri e ha  il seno e tutte le altre cose al loro posto e nella giusta proporzione. A lei va bene così. È già  abbastanza adulta e a entrare nel loro mondo non ci pensa proprio. Non si farà fregare. Perché  crescere è una regatura e Alice l’ha scoperto presto, quasi quattro anni prima, più o meno alla fine  delle elementari.

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Questa la sinossi

Pocofuturo è composto da quattordici racconti, brevi e meno brevi. Ritratti di adolescenti messi di fronte alla malattia, alla sofferenza o semplicemente refrattari a uniformarsi alle regole che qualcuno ha deciso per loro. Vite di giovani e meno giovani presi tra solitudine e incapacità di immaginare per sé o per il mondo un futuro credibile o anche solo accettabile.

Il titolo alla raccolta è stato scelto perché in qualche modo l’idea di futuro negli ultimi anni è sembrata contrarsi, perdere di significato, scivolare verso un futuro un presente dilatato, atemporale. Pochi sogni, nessun ideale da realizzare: ognuno chiuso nel proprio angusto mondo, spesso intriso di rimpianto, di rancore.

Le uniche figure che conservano umanità, capacità di emozionarsi, energia vitale, sembrano essere i giovani marginali, le ragazze in fuga, i bambini che anche di fronte alla morte sono capaci di reagire, affrontandola.

Così, tra le pieghe di un’esistenza che sembra cristallizzata nell’inerzia e nell’apatia, può apparire d’improvviso una possibilità nuova, una speranza, persino l’amore.

Un libro pieno di gatti con nomi strani, di cani che si chiamano Platone, ma anche di adolescenti che del filosofo e della sua allegoria della caverna, sono affascinati.

Un racconto presenta un identico inizio per uno svolgimento e un finale completamente diverso, quasi fosse l’uno la cover o il remix dell’altro, come si usa tra i musicisti e i dj.

Informazioni
Autore: Sergio Beducci
Editore: Antonio Tombolini Editore
Collana: Officina Marziani
Genere: Raccolta
Pagine: 70
ISBN: 9788893370691
Disponibilità del formato: Ebook (epub; mobi)
Questo il link sullo store amazon.

 

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Fiori di banco – Ada Trerè Ciani

Una trentina di anni fa, forse anche qualcuno di più, un collega mi prestò un piccolo libro che trovai teneramente divertente e che mi feci comprare per conservarne anch’io una copia.

Si tratta di una raccolta di frasi da temi e pensierini (come si chiamavano una volta) di bambini delle elementari, raccolti da una maestra, diversi anni prima dell’uscita di Io speriamo che me la cavo.

FIori di banco

Questo libro mi è tornato in mente in seguito alla diatriba cruscosa degli ultimi giorni e siccome poco fa, rimettendo a posto un paio di scaffali, me lo sono trovato fra le mani mi è piaciuta l’idea di condividere con chi capita sul blog qualche fiore di banco.

Come si sa i bambini sono sempre stati soliti scrivere sfondoni (come si chiamano dalle mie parti) e sempre lo saranno. Altrimenti non sarebbero bambini, no?

 

Nelle pozzanghere c’era una pianta d’olivo riflettata.

Sono una bambina chiacchierona: la mia lingua è ribellule.

Sfortunatamente la mia carabina si è rotta e non fa più quel ciocco insordibile.

Le mucche vaccinose non morivano mentre il vaiolo sì.

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Il libro è del 1973, edito da Casa editrice Valentino Bompiani & C. S.p.A.
L’autrice è un’insegnante con “vent’anni di esperienza nelle scuole elementari” (dalla quarta di copertina).


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“Lo specchio”, raccolta di racconti di Antonella Sacco, recensione di Daniela Domenici

La recensione di Daniela Domenici alla mia raccolta di racconti.
Grazie!

daniela e dintorni

lo specchio

27 racconti brevi e brevissimi, come tante istantanee. Racconti surreali, imprevedibili, ironici, fantastici, inquietanti ma sempre densi di emozioni. Racconti in cui ho sperimentato stili, tempi narrativi e punti di vista diversi fra loro per mostrare storie simili sotto varie angolature”: questa è la sinossi che Antonella Sacco ha scritto su Amazon per questa sua raccolta che ho appena finito di leggere con piacere e interesse.

Racconti che sono esattamente come li definisce l’autrice ma i due aggettivi che personalmente penso li caratterizzino meglio sono “surreali” e “inquietanti” e sicuramente molto densi di emozioni.

Alcuni sono brevi flash più che racconti, altri sono più lunghi e strutturati, i miei preferiti tra tutti sono “sull’autobus”, “luci della città”, “l’ascensore”, “la lettera”, “bestiacce” e “storie di paese” ma mi sono piaciuti tanto anche “la veglia”, “il pianoforte”, “autostrada”, “mostra di pittura”, “un cane stupido”, “telefonata”, “l’incipit”, “ingratitudine”, “fumo”, “overdose” e…

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