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Appuntamento a Londra – Mario Vargas Llosa * citazione

(titolo originale “Al pie del Támesis”; pubblicato nel 2008; traduzione di Ernesto Franco)

Si tratta di un testo teatrale che narra di due amici che si rivedono dopo molti anni.

Il testo è preceduto da un’introduzione dell’autore che racconta la genesi dell’opera, la cui scrittura e riscrittura è andata avanti, a momenti alterni, per diversi anni, fino a che non è stata messa in scena nel gennaio e febbraio del 2008: successivamente Llosa ha effettuato un’ulteriore revisione e ha pubblicato la versione definitiva.

Dall’introduzione questa riflessione sul teatro, riflessione che mi evoca un poco Pirandello e un poco Borges… (forse solo perché parla di teatro e di finzione?)

Di Llosa potete leggere sul blog anche qualche consiglio a un giovane scrittore.

 

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Scrittura creativa: la verosimiglianza

A volte capita di commentare un fatto dicendo che la realtà supera la fantasia: succede quando il fatto sembra assurdo, inverosimile. Un fatto del genere, se narrato in un racconto o in romanzo, probabilmente ci farebbe esclamare che la storia è troppo fantasiosa, impossibile.

Questo perché ciò che si scrive, che si inventa, deve avere una sua logica, la trama deve essere coerente con i personaggi: altrimenti la storia non è credibile. Invece la vita è la vita e non deve passare nessun esame del genere. Nella vita le cose succedono e basta.

Ecco come Pirandello esprime questo concetto, molto chiaramente e, direi con un po’ di ironia:

Perché la vita, per tutte le sfacciate assurdità, piccole e grandi, di cui beatamente è piena, ha l’inestimabile privilegio di poter fare a meno di quella stupidissima verosimiglianza, a cui l’arte crede suo dovere obbedire.

Le assurdità della vita non hanno bisogno di parer verosimili, perché sono vere. All’opposto di quelle dell’arte che, per pare vere, hanno bisogno d’esser verosimili. E allora, verosimili, non sono più assurdità.

Un caso della vita può essere assurdo, un’opera d’arte, se è opera d’arte, no.

E segue che tacciare d’assurdità e d’inverosimiglianza, in nome della vita, un’opera d’arte è balordaggine.

In nome dell’arte, sì; in nome della vita, no.

(Da “Avvertenza sugli scrupoli della fantasia” – Luigi Pirandello)

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Uno, nessuno e centomila – Luigi Pirandello * Citazione #9

Ancora su come la realtà sia relativa, mutevole e soggettiva.cover Pirandello uno nessuno

 

 

Siamo molto superficiali, io e voi. Non andiamo ben addentro allo scherzo, che è più profondo e radicale, cari miei. E consiste in questo: che l’essere agisce necessariamente per forme, che sono le apparenze ch’esso si crea, e a cui noi diamo valore di realtà. Un valore che cangia, naturalmente secondo l’essere in quella forma e in quell’atto ci appare.

 

 

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Delitto ideale, Luigi Capuana

È uno degli ebook gratuiti (perché classici e quindi esenti da diritto d’autore) che avevo scaricato nei primi tempi dopo aver acquistato l’ebook-reader e che non avevo ancora letto.

cover Delitto Ideale 1

Si tratta di una raccolta di tredici racconti, il primo dei quali dà il titolo alla raccolta stessa.

È interessante la premessa che Capuana stesso scrive, sul calo di interesse per le novelle (così lui chiama i racconti, e questo vocabolo mi richiama alla mente le Novelle per una anno di Pirandello), cosa che lo stupisce perché testi brevi sembrerebbero più adatti a una vita che si svolge sempre più in fretta (se vedesse quella dei nostri giorni che penserebbe? Forse condividerebbe l’uso delle abbreviazioni da cellulare e le emoticon). Me ecco le sue parole, dall’introduzione che è anche una dedica al carissimo amico Edoardo Rod, con cui commenta l’abbandono del genere letterario delle novelle:

Delitto ideale intro 1

e poi

Delitto ideale intro 2

Molti dei racconti sono in forma di dialogo, spesso uno dei due personaggi racconta un storia all’altro, una vicenda capitata a lui stesso o a un amico; le donne sono per lo più viste come persone delicate e pure oppure ammaliatrici, oggetto di amore e sovente di gelosia, con una visione che appare (o vuole apparire) piuttosto maschilista.
Uno dei temi più ricorrenti è quello del mistero, sia che si tratti di spiriti o strane presenze sia che si tratti di personaggi sfuggenti, come il giovanotto che si atteggia a cinico per forse nascondere la propria sensibilità d’animo, o la donna affascinante che forse è solo una sorta di sogno o di visione. Altri argomenti molto presenti sono quelli della predestinazione e della suggestione.

Un dato biografico, per collocare correttamente l’autore e l’opera: Luigi Capuana nasce a Milano il 28 Maggio 1839 e muore a Catania il 29 Novembre del 1915.

Elenco qui sotto i racconti, con la relativa dedica, scritta da Capuana stesso.

Delitto ideale – a Federico De Roberto
Suggestione – a L. Antonio Villari
In barca – a Jolanda
Forze occulte – a Guelfo Civinini
Un consulto – ad Amilcare Lauria
Sempre tardi – a Jane Grey
Dolore senza nome – a Salvatore Li Greci
L’ingenuità di Don Rocco – a Grazia Deledda
= Oh, quel silenzio! = – al dottor Mariano Salluzzo
Un’aria di Cimarosa – a Bruna
Non predestinato? – a Giuseppe Costanzo
Chi sa? – a Fanny Zampini-Salazar
La evocatrice – a Cordelia
L’inesplicabile – a Giuseppe Dragonetto