È uno degli ebook gratuiti (perché classici e quindi esenti da diritto d’autore) che avevo scaricato nei primi tempi dopo aver acquistato l’ebook-reader e che non avevo ancora letto.
Si tratta di una raccolta di tredici racconti, il primo dei quali dà il titolo alla raccolta stessa.
È interessante la premessa che Capuana stesso scrive, sul calo di interesse per le novelle (così lui chiama i racconti, e questo vocabolo mi richiama alla mente le Novelle per una anno di Pirandello), cosa che lo stupisce perché testi brevi sembrerebbero più adatti a una vita che si svolge sempre più in fretta (se vedesse quella dei nostri giorni che penserebbe? Forse condividerebbe l’uso delle abbreviazioni da cellulare e le emoticon). Me ecco le sue parole, dall’introduzione che è anche una dedica al carissimo amico Edoardo Rod, con cui commenta l’abbandono del genere letterario delle novelle:
e poi
Molti dei racconti sono in forma di dialogo, spesso uno dei due personaggi racconta un storia all’altro, una vicenda capitata a lui stesso o a un amico; le donne sono per lo più viste come persone delicate e pure oppure ammaliatrici, oggetto di amore e sovente di gelosia, con una visione che appare (o vuole apparire) piuttosto maschilista.
Uno dei temi più ricorrenti è quello del mistero, sia che si tratti di spiriti o strane presenze sia che si tratti di personaggi sfuggenti, come il giovanotto che si atteggia a cinico per forse nascondere la propria sensibilità d’animo, o la donna affascinante che forse è solo una sorta di sogno o di visione. Altri argomenti molto presenti sono quelli della predestinazione e della suggestione.
Un dato biografico, per collocare correttamente l’autore e l’opera: Luigi Capuana nasce a Milano il 28 Maggio 1839 e muore a Catania il 29 Novembre del 1915.
Elenco qui sotto i racconti, con la relativa dedica, scritta da Capuana stesso.
Delitto ideale – a Federico De Roberto
Suggestione – a L. Antonio Villari
In barca – a Jolanda
Forze occulte – a Guelfo Civinini
Un consulto – ad Amilcare Lauria
Sempre tardi – a Jane Grey
Dolore senza nome – a Salvatore Li Greci
L’ingenuità di Don Rocco – a Grazia Deledda
= Oh, quel silenzio! = – al dottor Mariano Salluzzo
Un’aria di Cimarosa – a Bruna
Non predestinato? – a Giuseppe Costanzo
Chi sa? – a Fanny Zampini-Salazar
La evocatrice – a Cordelia
L’inesplicabile – a Giuseppe Dragonetto