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Fiori di banco – Ada Trerè Ciani

Una trentina di anni fa, forse anche qualcuno di più, un collega mi prestò un piccolo libro che trovai teneramente divertente e che mi feci comprare per conservarne anch’io una copia.

Si tratta di una raccolta di frasi da temi e pensierini (come si chiamavano una volta) di bambini delle elementari, raccolti da una maestra, diversi anni prima dell’uscita di Io speriamo che me la cavo.

FIori di banco

Questo libro mi è tornato in mente in seguito alla diatriba cruscosa degli ultimi giorni e siccome poco fa, rimettendo a posto un paio di scaffali, me lo sono trovato fra le mani mi è piaciuta l’idea di condividere con chi capita sul blog qualche fiore di banco.

Come si sa i bambini sono sempre stati soliti scrivere sfondoni (come si chiamano dalle mie parti) e sempre lo saranno. Altrimenti non sarebbero bambini, no?

 

Nelle pozzanghere c’era una pianta d’olivo riflettata.

Sono una bambina chiacchierona: la mia lingua è ribellule.

Sfortunatamente la mia carabina si è rotta e non fa più quel ciocco insordibile.

Le mucche vaccinose non morivano mentre il vaiolo sì.

FIori di banco pagina ok.jpg

Il libro è del 1973, edito da Casa editrice Valentino Bompiani & C. S.p.A.
L’autrice è un’insegnante con “vent’anni di esperienza nelle scuole elementari” (dalla quarta di copertina).


Pubblicato in: Almanacco

Almanacco: scrittrici e scrittori nati il 25 gennaio

Robert Burns

(1759 – 1796), poeta e compositore scozzese.
Di lui conosco questa poesia, citata in un libro letto da ragazzina e che poi mi sono andata a cercare.

A red, red rose

O my Luve’s like a red, red rose,
That’s newly sprung in June:
O my Luve’s like the melodie,
That’s sweetly play’d in tune.

As fair art thou, my bonie lass,
So deep in luve am I;
And I will luve thee still, my dear,
Till a’ the seas gang dry.

Till a the seas gang dry, my dear,
And the rocks melt Wi
the sun;
And I will live thee still, my dear,
While the sands o
life shall run.

And fare-thee-weel, my only Luve!
And fare-thee-weel, a while!
And I will come again, my Luve,
Tho’ ‘twere ten thousand mile!

William Somerset Maugham

(1874 – 1965), scrittore britannico.
Di lui ho letto vari romanzi, non mi dispiace anche se non è tra i miei scrittori preferiti, nel senso di quelli che considero nella mia “top”. Negli ultimi tempi ho letto “Lo scheletro nell’armadio“.

cover Scheletro nell'armadio

Virginia Woolf

(1882 – 1941), scrittrice britannica.
Grande intellettuale, grande donna. Ho letto diverse delle sue cose, preferisco i saggi o i testi non di narrativa ai romanzi, come “Le tre ghinee” e “Una stanza tutta per sé“.

Marcello D’Orta

(1953 – 2013), insegnante e scrittore italiano.
Di lui ho letto anni fa “Io speriamo che me la cavo“, per me non la prima raccolta di strafalcioni scritti da bambini delle elementari (vedi Fiori di banco di Ada Ciani Treré).

Alessandro Baricco

(1958), scrittore italiano.
Di lui ho letto varie cose, alcune mi sono piaciute di più altre meno.

Stephen Chbosky

(1970), scrittore statunitense.
Ho letto “Noi siamo infinito“, non male. Direi che fa parte del filone che va per la maggiore di questi tempi.