Mi sembra che, con riferimento al primo post di questa serie, sia doverosa una precisazione: i motivi che mi hanno indotta a tenere un blog, tre anni fa, sono stati molteplici, e uno, certo, era la remota speranza di fare un’indiretta pubblicità ai libri che ho scritto. Ma non era certo il solo: mi piace annotare certi fatti che colpiscono la mia attenzione, le mie impressioni di lettura, avere degli scambi con altri lettori e non solo. Altrimenti non dedicherei al blog parte del mio scarso “tempo libero”.
Riprendo adesso le mie considerazioni sulle strategie.
Consiglio numero 2 – uso dei social: partecipare alle discussioni nei gruppi che trattano di libri
Uno dei problemi sta nel fatto che la maggior parte dei membri di questo tipo di gruppi sono scrittori. Ciò non toglie, certo, che siano anche lettori (almeno si spera) ma il doppio ruolo limita molto, a mio parere, la possibilità di essere letti. Resta comunque un modo per intrecciare rapporti e confronti interessanti sulla scrittura e sui libri (e non solo).
In alcuni gruppi Facebook si svolgono varie attività, solitamente a cura degli amministratori, volte a far conoscere gli autori e i loro libri, come gare di cover, interviste (domande e risposte sono effettuate tramite i post e i commenti), discussioni su un certo ebook, giveaway. Anche in questi casi la partecipazione delle persone non direttamente interessate è scarsa e, di conseguenza, scarso l’interesse che l’attività può suscitare.
Che il tempo sia poco è, direi, un dato di fatto mentre per interagire in modo (forse) fruttuoso sui social ne occorrerebbe parecchio.
Esperienza personale: tramite l’interazione in alcuni gruppi ho conosciuto virtualmente diverse persone con cui ho scambi proficui di impressioni ed esperienze sia sulla scrittura che su altri argomenti; ho letto ebook di diversi colleghi e molti di questi sono a mio parere dei testi davvero buoni, sia in termini di linguaggio, stile, correttezza che di trame. Con alcune di queste persone è nata anche una collaborazione in vista della pubblicazione degli ebook, sia per le copertine che per le reciproche letture come “beta reader”.
Per quanto riguarda l’effetto promozione credo che partecipare a certi gruppi sia uno dei “canali” che mi ha consentito/mi consente di farmi conoscere (sia pure da poche persone) come autrice e, quindi, di vendere qualche copia.
C’è da sottolineare però che la partecipazione ai gruppi di discussione, come il blog, richiede impegno di tempo. Riesco a partecipare saltuariamente solo a qualche gruppo. Non so se una maggior partecipazione potrebbe portare ulteriori vendite, ma ritengo anche che non abbia senso fare una cosa solo nella speranza di “vendere”. Quindi se/quando interagisco è perché ho trovato un argomento su cui mi interessa “fare due chiacchiere”.
Qualche volta ho partecipato anche a iniziative del genere intervista, discussioni su ebook, giveaway e ho avuto modo di conoscere qualche altra autrice interessante, di cui ho letto e apprezzato gli ebook (e viceversa).
Sarà sul rapporto social-promozione anche il prossimo post della serie, scriverò di eventi, spam, post accattivanti o polemici.
Le vostre esperienze di social e gruppi sono positive? Avete partecipato a iniziative diverse da quelle che ho descritto?