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Una poesia di Fernando Pessoa #3

Da Odi (1914 – 1933), di Ricardo Reis. Ricardo Reis è uno degli eteronimi di Fernando Pessoa di cui Pessoa stesso dice:

Il dott. Ricardo Reis nacque nella mia anima il 29 gennaio del 1914, verso le 11 di sera.

Trovo che sia molto significativo scrivere “nacque nella mia anima”, invece che, per esempio, “nella mia mente”.

La traccia breve che dalle erbe tenere
rileva il piede concluso, l’eco che cava echeggia,
      l’ombra che si adombra,
      il bianco che la nave lascia –
non di più né di meglio lascia l’anima alle anime,
ciò che è partito ai partenti. Il ricordo scorda.
      Morti, muoriamo ancora.
      Lidia, siamo solo nostri.

(traduzione di Antonio Tabucchi)
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Pubblicato in: Riflessioni

tutti i morti

Non volevo commentare i fatti di Francia, ma siccome avevo messo come profilo su Facebook la frase “Je suis Charlie” e poco fa l’ho cambiata, ho scritto due parole.

tutti i morti

Credo che ammazzare sia sempre e comunque un atto sbagliato, nessun essere umano può arrogarsi il diritto di vita e di morte di altri esseri umani (secondo me neppure di animali).

Così io non sono solo Charlìe perché mi è più vicino, ma sono anche le morte e i morti ammazzati che mi sono più lontani: le bambine e i bambini costretti a guerre che non possono comprendere, gli abitanti dei villaggi africani trucidati, i prigionieri politici e non condannati alla pena di morte e torturati sia negli stati asiatici che nei civili Stati Uniti e non solo, i desaparecidos di sempre, dell’America Latina e non solo, tutte le persone uccise da criminali, da apparati statali, da polizie, da familiari, da guerre, persone di cui non so e non saprò mai nulla. Tutti, senza alcuna distinzione.

So che queste forme di manifestazione non servono a nulla e sono anche ipocrite, perché me ne sto tranquilla alla mia scrivania a battere sui tasti del mio pc.

Però mi sembra una rettifica doverosa. E doveroso mi sembra aggiungere che non credo alle “guerre di religione”, né all’”esportazione della democrazia”: il motore di tutto è solo la brama di denaro e di potere.