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L’elmo di Odino: fiore di morte– Marialuisa Moro * Impressioni di lettura

La morte apparentemente naturale di un famoso scrittore non convince l’ispettore di polizia, fresca di promozione e di trasferimento a Drammen, Mina Halvorsen. Seguendo il proprio istinto Mina indaga, nonostante il divieto del suo capo, il commissario Klara Moser. A causa dell’indagine Mina rischia anche di compromettere la propria relazione con Stig, ma la sua tenacia alla fine la condurrà alla soluzione del caso.

È facile immedesimarsi in quella che è sostanzialmente la protagonista, cioè Mina, che, viene mostrata al lettore con tutte le sue insicurezze e contraddizioni, certezze e caparbietà, risultando pertanto molto realistica; anche tutti gli altri personaggi, comunque, sono ben disegnati.

La narrazione è ben condotta e la storia è avvincente e plausibile.

Davvero un buon thriller, come molti altri di questa autrice.

Sinossi

Quinto thriller della serie norvegese.

Tobias Holden, noto scrittore di gialli storici, viene trovato morto nella sua villa. Il medico legale liquida il caso come morte naturale: infarto miocardico. Mina Halvorsen, da pochi mesi trasferita suo malgrado a Drammen, come ispettore di polizia, non è affatto convinta. Assillata da alcuni dettagli della scena, decide, come al solito, di indagare per conto suo, mettendo in gioco carriera e vita privata.

Il mistero si infittisce con altri “strani” decessi.

Cosa si cela dietro l’immagine di facciata di uno scrittore di fama?

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